Comunali Cosenza: Salvatore Perugini si ricandida a sindaco
Salvatore Perugini, ricandidato ufficialmente ieri dai vertici nazionali del Pd, ha parlato questa mattina in conferenza stampa dopo mesi di silenzio su quanto accadeva nel suo partito e attorno a lui. Il Sindaco di Cosenza si è presentato nel Salone di Rappresentanza del Comune gremito non solo di giornalisti, ma anche di molti amici e simpatizzanti che lo hanno a lungo applaudito.
Perugini non ha nascosto la propria soddisfazione, politica ed umana, per una soluzione nella quale ha ostinatamente creduto, forte della propria convinzione sull’importanza del rispetto delle regole istituzionali e politiche. Ha ringraziato i vertici nazionali del Pd e chi lo ha sostenuto a livello locale. Ha definito la decisione del Segretario e della Direzione nazionale “una bella pagina di etica politica”, ha preannunciato che lavorerà, come da mandato ricevuto, per coagulare attorno al suo progetto il centrosinistra ed una coalizione ampia.
Il Sindaco ha esordito ringraziando i presenti per quella che ha valutato come testimonianza di amicizia, solidarietà, condivisione politica ed ha spiegato di aver voluto la conferenza stampa per fare il punto sugli accadimenti degli ultimi mesi. “Sono stato rimproverato di essere rimasto silente. Accetto il rimprovero, ma il mio silenzio non era omissivo, bensì segno di rispetto. Ho comunque portato avanti le mie azioni politiche, ma ho voluto farlo nei luoghi giusti, nell’ufficialità degli incontri e nel rispetto delle regole, con l’obiettivo primario di continuare a tenere un rapporto corretto con l’elettorato”.
Perugini ha spiegato di essere stato sempre sereno, riconoscendosi nelle parole del Capo dello Stato quando ha richiamato il valore dell’ “umiltà degli uomini delle istituzioni”. “Umiltà – ha detto il Sindaco di Cosenza – che vuol dire consapevolezza delle responsabilità e convinzione che la riservatezza sia parte integrante di questo discorso, perché la politica va fatta dentro uno schema ben preciso, che ho voluto seguire in ogni sua fase.
Ho perciò reso conto al Consiglio Comunale, già nel mese di gennaio, del lavoro per la città svolto in questi cinque anni. Avrei voluto fare lo stesso con il mio partito e con la coalizione, ma non me n’è stata data occasione ed ancora non so il perché. Non ho fatto polemiche pubbliche, ho solo detto che non avrei comunque mai lasciato il Pd, in cui credo fermamente. Nel frattempo ho continuato a lavorare al servizio di qualcosa in cui credo, non certo di interessi personali. Ho chiesto di poter sviluppare un confronto nella sede nazionale del partito e questa opportunità mi è stata data nel corso di due incontri, durante i quali ho espresso la mia disponibilità e ricandidarmi, ma soltanto sotto il segno del mio partito e mai al di fuori di esso”.
“Coraggio – ha proseguito Perugini nel motivare la sua scelta – non vuol dire intendere la vita come una battaglia continua; la vera forza è capire che ognuno di noi può dare un contributo, ma non costi quel che costi. Oggi più che ieri nel tema dell’umiltà, cui ci richiama Napolitano, vanno inseriti concreti esempi di etica pubblica. La gente ha bisogno di punti di riferimento, che parlino di correttezza, lealtà, rispetto. Ecco perché la decisione di ieri dei vertici nazionali del partito mi ha profondamente inorgoglito. Ringrazio il Segretario nazionale e la Direzione nazionale che hanno condiviso la valutazione del Responsabile enti locali Davide Zoggia, così come ringrazio tutti coloro che qui, sul nostro territorio, mi sono stati vicini. Ieri si è scritta una pagina di buona politica, quella che privilegia l’etica dei comportamenti. Questo riconoscimento è un grande onore e comporta una grande responsabilità. Ci sarà da lavorare con molto impegno”.
Ma come si svolgeranno le prossime giornate di un Sindaco ricandidato a meno di quindici giorni dalla presentazione delle liste? “Ho ricevuto – ha continuato Perugini – un mandato a 360 gradi, che assolverò partendo dall’idea che bisogna non personalizzare, ma far sempre prevalere le ragioni della politica. Proverò a ricostruire un clima unitario a partire dal mio partito per creare la migliore alleanza e realizzare il miglior centrosinistra possibile in questa città. Lo farò attraverso il confronto con i partiti ed anche con i candidati già in campo che vorranno accettare il colloquio. Il tutto avverrà nel massimo rispetto delle persone, l’unica strada possibile per fare sentire gli altri parte di un progetto”.
Perugini ha poi tracciato i capisaldi di questo progetto, attorno al quale si augura di far convergere quante più forze possibili. “Abbiamo lavorato nei cinque anni più difficili per gli enti locali, in una situazione di partenza complicata. Ciò nonostante abbiamo fatto tanto, in particolare per l’area urbana. Sono convinto che il nostro futuro sia nella Città Unica, un grande territorio dove convergono 200mila persone, che si candida come polo di politiche virtuose per uno sviluppo reale del territorio. Questo progetto dovrà concretizzarsi ed essere ambizione non solo delle istituzioni ma anche dei cittadini, che saranno coinvolti in processi di partecipazione.
Da domani – ha concluso il Sindaco – inizia un lavoro faticoso, ma da qui a poco avremo attorno al candidato una coalizione ed un progetto. Resto convinto – come già nel 2006 – che la continuità amministrativa sia tema fondamentale. A questo aggiungeremo la volontà e la speranza di fare di più e meglio”. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Perugini ha ribadito che, sempre nell’ambito di un metodo di grande rispetto, lavorerà per una semplificazione del quadro delle candidature. Si è detto convinto che il senso di responsabilità prevarrà anche nei settori del Pd che avevano operato altre scelte prima della sua ricandidatura. “Non ho mai avuto screzi con nessuno, perciò credo che se prevarrà la buona politica le soluzioni si troveranno”.
Ancora. “Da ieri sera ho sentito tante persone, non Musi e Villella. Sicuramente hanno dei ruoli e quindi, se permarranno, dovrò discutere anche con loro.” Infine: “Il mio mandato non è certamente esplorativo, come qualcuno ha detto. Il tenore è chiaro: ricandidatura da parte del Pd e coalizione quanto più ampia possibile”.