Rende, presentazione della Consulta per le Pari Opportunità e i Diritti Umani
Verrà presentata lunedì 8 novembre alle 11 nella sala Tokyo del Museo del Presente la Consulta per le Pari Opportunità e i Diritti Umani di Rende. Verranno inoltre illustrati i progetti in cantiere.
“Un ulteriore strumento di democrazia diretta che vede nella centralità della partecipazione civica tutta la potenzialità di una progettazione partecipata”: così il sindaco di Rende Marcello Manna sulla nomina dei nuovi componenti della “Consulta Pari Opportunità e Diritti Umani”.
“Frutto di un percorso sinergico tra amministrazione comunale, associazioni, cittadine e cittadini -ha spiegato Manna- esempio di cittadinanza attiva che favorisce nuove forme di autogoverno locale. Bisogna mantenere ben saldo l'impegno verso un territorio che va incontro oggi a nuove emergenze in ambito sociale, culturale e ambientale. Garantire pari opportunità, il diritto di ogni individuo a non essere discriminato per ragioni connesse al genere, alla religione e alle convinzioni personali, alla razza e all’origine etnica, alla disabilità, all’età, all’orientamento sessuale è dovere sancito e riconosciuto da fonti giuridiche vincolanti e da atti di indirizzo politico a livello internazionale, europeo e nazionale”.
“Sì è dunque ritenuto opportuno rimodulare ed ampliare la composizione della Consulta con una serie di personalità notoriamente impegnate nel campo dei diritti civili e della promozione delle pari opportunità”, ha proseguito il sindaco indicando i nomi che affiancheranno Mariuccia Campolo nella Consulta: Silvio Cilento, presidente Arci Cosenza, Federico Cerminara già responsabile cultura e tesoriere nazionale Arcigay, l’avvocata Federica Giraldi, Marco Marchese del direttivo nazionale dell'Associazione Radicale Certi Diritti, l’autore e ricercatore Gennaro Ponte, la sociologa Giovanna Vingelli, direttrice del Centro di Women's Studies "Milly Villa" e delegata del Rettore per le Pari Opportunità, la responsabile legale del centro antiviolenza “R. Lanzino” Roberta Attanasio, la presidente della Associazione Emily Cosenza Elena Hoo, Lavinia Durantini attivista LGBTQI, Cristian Gaudio presidente Arcigay Cosenza, Erminia Anselmo componente del direttivo Auser, Loredana Nigri fondatrice del movimento della Medicina Narrativa, dell'Umanizzazione delle cure ex Presidente Comitato Unico di Garanzia ASP di Cosenza, Pupa Sicilia, figura di riferimento per la salute e lo star bene a scuola e le tossicodipendenze, responsabile regionale di Servas open Doors.
“Il rischio di discriminazione e di esclusione è maggiore per le persone che sono interessate da più fattori di vulnerabilità e l’approccio alle pari opportunità, in un’ottica intersezionale, risponde al diritto di ogni persona a non subire discriminazioni. Attraverso una attiva partecipazione delle cittadine e dei cittadini alla vita collettiva, la nostra amministrazione vuole promuovere buone pratiche rivolte al superamento di ogni forma di svantaggio e diffondere la cultura della diversità e delle pari opportunità con l’obiettivo di conseguire una maggiore eguaglianza sostanziale delle persone”, ha aggiunto l’assessora alle pari opportunità e diritti civili Lisa Sorrentino.
Ha poi sottolineato come: “la Consulta lavorerà affinché vengano poste in essere azioni finalizzate alla lotta alle discriminazioni, attuate e promosse una formazione mirata, trasversale e pluridisciplinare e in tutti quegli ambiti in cui le pari opportunità agiscono. Saranno costituiti tavoli tra i diversi attori a diversi livelli territoriali sulle discriminazioni e le pari opportunità, oltre ad essere promossi approcci e strumenti innovativi di gender mainstreaming, incluso il bilancio di genere, allo scopo di individuare gli effetti delle politiche e degli investimenti realizzati sui diversi destinatari. Bisogna costruire strategie a medio e lungo periodo finalizzate alla sensibilizzazione degli attori territoriali in ottica inclusiva: vogliamo creare rete tra tutti quei soggetti presenti sull’area urbana e insieme costruire una città inclusiva e pluralista”.