Consorzi di Bonifica, Abate: “Morosi ma intoccabili, Gallo intervenga”
“Le proteste dei lavoratori di molti dei consorzi di bonifica calabresi che non ricevono lo stipendio da diversi mesi ci dicono fondamentalmente una cosa sola: che questi non funzionano”. Lo denuncia la senatrice del gruppo misto Rosa Silvana Abate, già capogruppo della commissione agricoltura.
“Il fatto che questi enti consortili stiano andando in difficoltà uno dopo l’altro, o non riescano a uscire dalla crisi, è chiaro indice del fatto che il sistema consorzi in Calabria, nonostante le presunte rassicurazioni dell’ex presidente dell’Urbi Calabria, Marsio Blaiotta, e nonostante i proclami del nuovo, Rocco Leonetti, non operi affatto come dovrebbe e, oltre a non proteggere i propri dipendenti, mette a rischio il lavoro di imprenditori e agricoltori” dichiara la senatrice. “Ormai è tempo, quindi, che la Regione Calabria e l’Assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, in quanto materia regionale, dia disposizioni per rivedere la relativa legge regionale e intervenga quanto prima perché questa situazione non è più procrastinabile”.
“Nel 2017 presentammo, proprio a Corigliano-Rossano, una Proposta di legge di iniziativa popolare, accompagnata da ben 8 mila firme, che ne prevedeva la riforma dei consorzi di bonifica. Già allora chiedevamo massima trasparenza nei bilanci perché prevedevamo quello che di lì a poco sarebbe successo” ricorda l’Abate. “Quattro anni dopo ci troviamo a fare i conti con i problemi: se ci si fosse mossi per tempo avremmo evitato questa grave crisi alla quale oggi assistiamo”.
“Credo che ora sia giunto il momento di mettere da parte le autocelebrazioni e riprendere in mano la suddetta proposta di legge partendo proprio dalla definizione: dovrebbero essere solo consorzi irrigui, come lo sono al Nord, fornendo però un serio servizio senza le criticità attuali e non più di bonifica” continua la senatrice, che ricorda: “In merito ho sollecitato più volte durante il suo primo mandato l’assessore Gallo ma a tutt’oggi, da parte sua, non c’è stata nessuna presa di posizione nonostante gli enti consortili siano morosi da anni. Morosi, appunto, ma intoccabili. Un paradosso che deve essere necessariamente sanato pena il fatto che molte famiglie potrebbero passare un Natale senza stipendio, in piena crisi economica e in anni di pandemia”.