Crotone, il Parco Tellini di nuovo vivace e festoso
Illuminato da un tiepido sole e dal vivace e festoso vociare dei bambini, che ha contagiato le tante persone presenti. l’Orto Botanico, di via Tellini, è stato teatro di una mostra fotografica, con un’ampia rassegna di immagini dell’antica Crotone.
di Giuseppe Romano
Originale l’esposizione delle foto, appese come panni al sole, su fili volanti da un albero all’altro come una ragnatela; l’area della musica con Alessandra Lucanto, che ha diffuso le note del suo violino per tutto il giardino e che il pubblico non si è voluto perdere; le improvvisate aree per i giochi e le passeggiate.
Bello il momento del recupero della palla dall’albero, che i rami avevano trattenuto in un abbraccio. In questo stato di contentezza generale, condiviso con i genitori, fa eco la voce irradiata da un megafono che invita alla gioia, e quella di Ilaria Francesca Notari Stefano, ex alunna della scuola Principe di Piemonte, che rende il giusto omaggio al generale italiano Enrico Tellini al quale è stata intitolata la via adiacente all’Orto Botanico.
Ilaria è felice di esserci e ringrazia l’associazione #ioresto, organizzatrice dell’evento:
“Credo che sia importante conoscere la storia dei luoghi di Crotone, perché molto spesso viene screditata come città e non vi sono iniziative che coinvolgano le famiglie, in una giornata come la domenica. Io, esprimo la mia gratitudine verso gli organizzatori e alla mia professoressa, perché non è la prima volta che ci fanno partecipi in momenti come questo”.
Innamorarsi di un luogo festoso, che il giorno dopo viene abbandonato, ha il senso di una realtà falsata, carica di amara nostalgia e il messaggio di Ilaria è limpido:
“Percepiamo una realtà falsata, che poi svanisce, ed è sbagliato non tenerci cura per rendere vivibili questi luoghi belli con continuità, come avviene altrove. Se non ci fossero associazioni come #ioresto non avremmo mai avuto l’occasione di conoscere la storia di questo luogo e di vederlo così organizzato”.
Mentre parla, gli occhi di Ilaria spaziano intorno e si soffermano sulle foto esposte difronte a lei.
“Sono i luoghi che vedo tutti i giorni, girando a piedi: le zone del castello, dell’edificio scolastico Principe di Piemonte, sono stata li fino alla terza media. È la mia quotidianità” L’amore grande di Ilaria è Crotone: “Sì! Sono innamorata della mia città e dei suoi luoghi e spero che Crotone possa andare avanti, e che nascano altre associazioni, come #ioresto, che amino Crotone quanto l’amo io”.
È veramente una giornata di splendore per il Parco Tellini e per quanti hanno risposto al richiamo di “ioresto”: gonfio d’orgoglio il presidente, avvocato Giovanni Pitingolo, per quanto gli sta accadendo intorno e gli elogi che lo avvolgono.
“Noi facciamo i complimenti ai ragazzi e alla città di Crotone che hanno condiviso questa nostra iniziativa, con la partecipazione dell’Amministrazione comunale e con Akrea che ha reso possibile, insieme a noi la realizzazione di questo evento: rivivere i luoghi, raccontare la loro storia e coinvolgere soprattutto i ragazzi, che sono il nostro futuro e la città è nelle loro mani”.
L’effetto di vedere questi ragazzi in un posto abbandonato, dove non hanno avuto mai la possibilità di entrare, è forte.
“Sicuramente! Per i ragazzi stessi è una emozione: hanno accettato volentieri e immediatamente di aderire all’iniziativa e di raccontare, attraverso questa mostra fotografica, che siamo riusciti ad allestire, la storia dell’Orto Botanico - Tellini, dell’asilo infantile Regina Margherita. Una storia conosciuta a grandi e a piccini. Oggi, grazie all’intervento della scuola media Anna Frank e della professoressa Rita Piperissa, è stato possibile per tutti riscoprire la storia del luogo”.
Però resta un fatto episodico. Voi ci siete, lo fate vivere una, due, tre giornate, poi cade di nuovo nell’oblio. Nessuno lo ricorda più e diventa impraticabile come sempre, abbandonato nelle mani dei vandali.
“Importante è rendere i cittadini protagonisti degli eventi che si realizzano: coinvolgere la città, le singole persone, i bambini. È vero! Siamo una associazione e l’evento potrebbe rimanere isolato, ma grazie alla sensibilizzazione dei ragazzi, dei giovani, anche degli adulti, questi posti, non solamente l’Orto Tellini, potrebbero avere vita lunga nel tempo”.
Secondo lei, ha un futuro questa città, per poter dire #ioresto?
“Sicuramente, si! Ha un futuro che va costruito con una visione che sia programmata a lungo termine, e che possa fare in modo che le persone riescano a decidere di rimanere”.
Lodevoli le intenzione dei soci di #ioresto, ma la percezione che questa realtà possa essere solo episodica è segnata dalla mancanza di interventi concreti da parte dell’Amministrazione Comunale, nonostante i ripetuti “patrocini”.
Il percorso di riqualificazione dei luoghi “dimenticati” e in stato di “degrado”, #ioresto lo ha iniziato due anni fa, nella seconda decade di febbraio 2020, con “insieme per ripulire questo meraviglioso spazio verde e restituirlo alla città”, riferendosi al Parco Tellini. Successivamente, il 19 ottobre 2021, nella giornata nazionale delle persone con sindrome di down, si ritorna a parco Tellini, sempre con il patrocinio del Comune di Crotone.
Dopo un anno e otto mesi, 21 ottobre 2021, si ritorna al Parco tellini, ridotto in una discarica a cielo aperto, con gli stessi elementi architettonici rotti, per terra e nello stesso posto; lo stesso cancello arrugginito – tetanico, e i soliti escrementi ai lati, oltre la soglia.
In questo ampio lasso di tempo nessun intervento di manutenzione e di miglioramento delle strutture, secondo gli intendimenti dell’associazione che, con buona volontà e sentimento di amarezza, si rimbocca le maniche e rende agibile questo luogo, per un’altra giornata indimenticabile. Non è mancata il sostegno dell’Akrea, la sponsorizzazione del Comune e la partecipazione degli assessori Filly Pollinzi e Natale Filiberto e la consigliera comunale Antonella Passalacqua.
L’augurio è che la presenza degli “assessori” servirà a ridare a questo luogo l’identità storica che gli appartiene e rendere godibili, per sempre, gli spazi a grandi e piccini, senza aspettare la prossima “Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia”.
E per finire: in una delle foto esposte, vi è una ricostruzione grafica dell’asilo infantile, esistente fino a poco tempo fa in muratura, adiacente al muro del castello e alla villetta. Poi, demolito e rimpiazzato da una struttura in profilati metallici… in quel complesso che ci azzecca!?