Precariato in Calabria, riunione della Usb in cittadella regionale
Incontri per analizzare lo stato dei lavori e per proporre soluzioni. È emerso nel corso della riunione che l’Usb ha avuto alla cittadella regionale con l’assessore al lavoro.
L’USB, che ha voluto mettere in evidenza l’importanza di instaurare corrette relazioni sindacali, ha voluto affrontare il problema del precariato in Calabria. e non solo, perché ha ribadito l’urgenza di affrontare le problematiche occupazionali relative alle categorie di lavoratori e lavoratrici che da anni sono costretti a operare in condizioni estremamente precarie, per “restituire loro quella dignità che meritano”, è scritto in un comunicato.
L’Usb ha evidenziato alcune delle vertenze specifiche. Quella dei tirocinanti, che “da anni permettono alla P.A. calabrese di funzionare, grazie al lavoro contrattualmente non riconosciuto che svolgono per sopperire alla mancanza di dipendenti pubblici all’interno di diversi enti locali”.
I lavoratori Lsu/Lpu, “che sono stati stabilizzati in modo non equo dal punto di vista del monte ore che svolgono. Alcuni lavoratori, infatti hanno contratti da 18 ore a fronte di altri che sono stati contrattualizzati a 36 ore, mentre altri ancora non hanno goduto di alcuna stabilizzazione”.
E gli altri “lavoratori non riconosciuti, inquadrati da anni nei ruoli di stagisti e borsisti, inseriti all’interno di progetti regionali istituiti con leggi ad hoc nell’attesa di essere contrattualizzati e stabilizzati, come nel caso dei lavoratori dell’alta Sila, a Bocchigliero e a Longobucco”.
L’Usb si è detta pronta “a fare la sua parte in difesa dei lavoratori e delle lavoratrici su un piano nazionale e regionale, sottolineando la necessità di prendere parte ad un meccanismo virtuoso, che riesca a superare i limiti dei tavoli tecnici, i quali si sono rivelati spesso inconsistenti e poco risolutivi”.
“L’opportunità che ravvisiamo oggi, è quella di poter accedere ai fondi della comunità europea per le politiche attive, così come a quelli relativi al programma Next Generation EU. Riteniamo, inoltre, auspicabile la creazione di un tavolo operativo per il sud, specialmente alla luce dei dati regionali che indicano relativamente alla situazione in Calabria la carenza di organico in una percentuale che supera il 43%”.
E prosegue scrivendo che “rispetto alle tematiche portate al tavolo, l’Assessore ha espresso la volontà di risolvere le problematiche che affliggono le categorie di lavoratori e lavoratrici afflitte da anni di precariato, impegnandosi nello specifico nell’avviare percorsi normativi che portino alla contrattualizzazione e al superamento delle differenze con cui tali contrattualizzazioni si sono verificate in alcuni casi”.