Lungro. L’amministrazione punta alla valorizzazione delle saline con i fondi del Pnrr
Valorizzare le saline storiche di Lungro. Il sindaco, Giuseppino Santoianni, ha infatti scritto alla Regione Calabria per candidare la valorizzazione delle saline storiche e il museo storico della salina e della civiltà contadina nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, programma di azione chiamato ad utilizzare al meglio le risorse stanziate a favore dell'Italia.
“Può essere un'occasione unica per la valorizzazione delle risorse culturali presenti nel territorio nazionale in modo da renderle anche un valido volano per il rilancio delle attività turistiche e dell'occupazione soprattutto giovanile”, ha scritto il primo cittadino.
Il sito di interesse archeologico, storico e architettonico di importanza nazionale, è uno dei pochi esempi in Italia di archeologia industriale del Mezzogiorno vincolato dalla Sovrintendenza regionale. L'ex bacino minerario e il suo museo fanno parte della rete nazionale dei parchi e musei minerari italiani dell'Ispra.
“Si tratta - aggiunge Santoianni - di un sito di proprietà della Stato concesso in parte a questo comune, in uno sino ai primi anni settanta e poi letteralmente abbandonato senza che fosse messo in opera alcuna azione di manutenzione, nel totale disinteresse delle autorità nazionali e regionali tanto da trasformare una risorsa culturale in un vero e proprio pregiudizio per la comunità, che nel tempo ha influito negativamente sul dissesto idrogeologico del territorio comunale”.
Il Comune ha dunque inoltrato formale richiesta di “valorizzazione del bene” inoltrando alla Regione Calabria un programma di azioni chiedendo “l'inserimento tra le opere pubbliche da finanziare nel Pnrr o comunque con altri strumenti di finanziamento in modo da non sprecare la rilevante occasione per lo sviluppo del territorio”.