Operazione dei CC a Castrovillari, un arresto

Cosenza Cronaca

Nelle ultime settimane sono giunte al Comando Carabinieri di Castrovillari diverse segnalazioni di segni apposti sui campanelli delle abitazioni sia del centro storico di Castrovillari che di altre contrade limitrofe. Visto l’allarme che stava suscitando il fenomeno i militari hanno cercato di identificare gli autori di questi “graffiti” e grazie ai mirati servizi disposti, ieri sono stati identificati quattro soggetti stranieri che sono stati trovati intenti a “imbrattare” i citofoni di alcune palazzine del centro. In questo momento si sta cercando di capire il significato nascosto dietro alla sequenza di numeri e lettere che venivano apposte, sebbene vi sia da precisare che in nessun furto avvenuto negli ultimi mesi nelle abitazioni di Castrovillari sono stati riscontrati sui citofoni i segni incriminati. Ulteriore nota per quanto concerne i furti in abitazione, nell’estate 2011 essi sono diminuiti rispetto a quella 2010, a riscontro sia dell’impegno profuso nel prevenire tale tipologia di reato sia a smentire che la comparsa dei segni incriminati sia direttamente collegata a un aumento dei furti in abitazione. Questo Comando comunque continuerà nelle prossime settimane a cercare di prevenire il più possibile il verificarsi di tali fatti e addivenire all’identificazione di eventuali altri autori.

Lo scorso week end i militari della stazione di Lungro hanno tratto in arresto Salvatore Pisciotta 35 anni, il quale dopo essere stato fermato per un controllo alla circolazione stradale mentre i militari erano intenti ad effettuare i controlli di routine si metteva improvvisamente alla guida della propria autovettura e partiva repentinamente passando anche con la ruota sul piede di uno dei militari presenti che riportava lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. Immediatamente è stato disposto un controllo in zona al fine di bloccare il fuggitivo che dopo pochi minuti è stato rintracciato bloccato e portato in caserma e tratto in arresto. Passata la notte in camera di sicurezza in sede di convalida il Pisciotta patteggiava la pena di 9 mesi.