Consegnato da Mattarella l’attestato al contadino-cavaliere Enrico Parisi
“E’ un sostegno storico al ritorno dei giovani in agricoltura dove si registra un costante incremento di imprese condotte da under 35 negli ultimi cinque anni”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto nell’esprimere apprezzamento per la decisione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella di conferire al 29enne delegato dei giovani della Coldiretti Calabria di Corigliano-Rossano (CS) Enrico Parisi il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per il suo appassionato contributo alla promozione di pratiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica” in occasione della consegna delle onorificenze OMRI conferite 'motu proprio' a cittadini distintisi per atti di eroismo e impegno civile.
Giovane imprenditore agricolo dopo la Laurea in economia aziendale e management alla Bocconi di Milano e l'esperienza in Brasile con la Camera di Commercio di Rio de Janeiro nel settore vitivinicolo, nel 2016 ha scelto di ritornare in Calabria a lavorare nell'azienda di famiglia che produce olio biologico "D.O.P Bruzio Colline Ioniche Presilane" da tre generazioni. All'interno dell'azienda ha creato "+ che olio coltiviamo cultura." Ha inaugurato, in collaborazione con la cooperativa "I figli della luna", il primo orto sociale di Corigliano Rossano con il motto "crescere insieme per crescere meglio" piante di pomodori e peperoni sono state utilizzate come strumento di "pedagogia agricola" per persone disabili.
Dal 2017 è giovane dirigente della Coldiretti prima come delegato provinciale di Giovani impresa Coldiretti Cosenza e poi della Regione Calabria.
“Sono molto onorato dell’onorificenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la considero – ha detto Parisi – un riconoscimento per tutti i giovani agricoltori che ogni giorno si impegnano per la crescita economica della nostra regione e per costruire un mondo migliore anche dal punto di vista sociale e ambientale dei nostri territori”.
“Sono giovani che – aggiunge Aceto - hanno continuato a lavorare durante la pandemia nei campi e nelle stalle per non far mai mancare le forniture alimentari della popolazione anche con iniziative di sostegno sociale e di straordinaria solidarietà che l’agricoltura moderna è oggi in grado di offrire”.
“E’ necessario continuare ad investire sull’agricoltura che è un settore strategico per far ripartire la Calabria grazie anche a una nuova generazione di giovani attenti all’innovazione, alla sostenibilità e alle tecnologie che si preparano duramente nei corsi di studio. Dal Presidente della Repubblica - conclude Aceto -è venuto un chiaro sostegno al sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne e per questo va liberata dal peso della burocrazia che impedisce anche il pieno utilizzo delle risorse comunitarie.”