Sicurezza sul lavoro. Stretta sui cantieri edili della Piana: scattano denunce e sanzioni
Stretta dei carabinieri di Taurianova e del Nucleo ispettorato del lavoro dell’Arma di Reggio Calabria sui cantieri edili attivi nella piana di Gioia Tauro, con l’obiettivo prevenire incidenti sul lavoro e scongiurare eventuali morti bianche.
Come emerso infatti dal report elaborato dall’Inail, per i primi 8 mesi di quest’anno, ovvero tra gennaio ed agosto, a livello nazionale, sono aumentate infatti le denunce di infortunio rispetto al 2020.
Sebbene il dato dei decessi sul lavoro sia in leggera flessione - un decremento però influenzato dal rilevamento statistico degli infortuni mortali dovuti al Covid19 - i numeri assoluti rimangono estremamente tragici: in media, tre decessi al giorno.
Sulla scorta dei questi dati, i controlli dell’Arma sono stati volti proprio alla verifica del rispetto della normativa anti infortunistica e della sicurezza oltre che all’osservanza delle misure di prevenzione e contenimento epidemiologico.
I controlli sono scattati così per diverse imprese e oltre 100 lavoratori, portando a riscontrare alcune irregolarità mentre un cantiere è stato sospeso proprio per carenze in materia di sicurezza e per la presenza di personale impiegato in nero.
Nel complesso, pertanto, sono state 17 le persone deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e per il reato di abusivismo edilizio; cinque gli immobili abusivi sequestrati penalmente. Contestate, infine, sanzioni per oltre 40 mila euro.
In particolare, a San Giorgio Morgeto sono stati scoperti due immobili, uno in contrada Ricevuto e l’altro in contrada Longo, realizzati senza alcuna autorizzazione.
Immediato, quindi, ne è scattato il sequestro e la denuncia alla Procura di Palmi dei relativi proprietari, rispettivamente due coniugi e una famiglia composta da otto fratelli.
Situazione simile quella che i militari hanno riscontrato a Molochio, dove sono scattati i sigilli per altri due immobili abusivi anch’essi realizzati senza permessi. Anche in questa circostanza, i carabinieri hanno denunciato i proprietari, quattro persone.
A Cinquefrondi, invece, sono tre i deferimenti ed hanno riguardato soggetti in procinto di realizzare delle pertinenze abusive ad una villetta in comproprietà. Immediato anche in questo caso, il sequestro dell’opera in corso di costruzione.
Da ultimo, i controlli focalizzati sulle imprese edili hanno permesso di riscontrare e sanare immediatamente le irregolarità di due cantieri, uno nella frazione San Martino di Taurianova, e l’altro a Molochio, che, oltre a non aver fatto eseguire ai dipendenti la prevista visita medica per l’idoneità al lavoro pesante, avrebbero impiegato attrezzature non conformi all’attuale normativa di settore, esponendo così ad un grave rischio la salute degli operai, costretti a lavorare in situazioni non a norma.
Immediata poi la sospensione dell’attività di uno dei due cantieri, al cui interno i militari hanno verificato la presenza di dipendenti di cui l’imprenditore responsabile non aveva avviato la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro.