Polo Net e Fondazione Carical donano nuovo arredo urbano per Capo Colonna
Una panchina rossa, come simbolo contro la violenza sulle donne, della cartellonistica, fioriere e dei cestini per la raccolta differenziata: è quanto ha donato il Polo Net in collaborazione con la fondazione Carical, al parco archeologico di Capocolonna.
L'iniziativa è stata presentata stamattina nella sede del Museo Archeologico di Crotone, alla presenza del direttore del polo museale, Gregorio Aversa, del presidente del Polo Net, Luigi Borrelli, e del rappresentanto della fondazione Carical, Ubaldo Schifino. Le opere, così come sottolineato da Michela Bastone del Polo Net nell'introduzione, sono state realizzate da Plastilab, che è una startup innovativa incubata proprio all'interno del Polo stesso e che si occupa di arredi urbani con plastica riusata.
Ed è stato Giancarlo Giaquinta della Plastlab a spiegare nel dettaglio il materiale e la procedura di lavorazione degli arredi urbani donati, sottolineando che il riciclo della plastica in loco non è ancora ben sviluppato e la materia prima deve essere importata dalla Germania. Per Borrelli il progetto è un ponte tra passato, rappresentato dalla storia del Museo di Capocolonna, ed il futuro con l'utilizzazione di strumenti innovativi per la produzione di beni e servizi, nell'ottica di un'economia circolare.
Aversa ha ringraziato sia il Polo net che fondazione Carical per aver donato gli arredi urbani, che renderanno più fruibile lo stesso parco, visitabile al contrario del museo di Capocolonna, ancora chiuso per piccoli lavori di manutenzione. Schifino ha sottolineato che la fondazione, che lo vede nel consiglio nazionale, ha accettato di buon grado di collaborare con il Polo net e con il polo museale per contribuire a dare al territorio una maggiore attrattività a fini turistici.