La Città Metropolitana sostiene le famiglie con disturbi dello spettro autistico
Sostegno economico alle famiglie con disturbi dello spettro autistico. Lo annuncia il consigliere metropolitano con delega alle Politiche sociali e Welfare, Domenico Mantegna.
La città metropolitana ha infatti pubblicato un avviso pubblico per famiglie che hanno al loro interno persone con disturbi dello spettro autistico. La misura ha come obiettivo quello di sostenere le famiglie nella loro opera di cura e di assistenza alla persona con disabilità nei bisogni primari, al fine di favorire la sua permanenza nell’ambito familiare, facilitare il normale inserimento nella vita sociale delle persone che sono affette e sviluppare le loro potenzialità.
"Siamo davvero soddisfatti di questa misura che interviene in modo diretto e concreto a favore delle famiglie al cui interno vivono soggetti che soffrono di questi disturbi. E' la prima volta che questo Ente promuove un'azione così specifica in questo delicatissimo ambito e tale misura rappresenta il frutto dell'attento lavoro di programmazione che l'amministrazione metropolitana ha condotto in questi mesi", afferma Mantegna.
“Oggi sappiamo quanto siano diffusi i disturbi dello spettro autistico e quanto ancora sia necessario lavorare, anche in sede istituzionale, affinché essi siano maggiormente conosciuti e compresi in maniera adeguata, prima di tutto dalla collettività. Disturbi che determinano uno stravolgimento nella vita delle famiglie che spesso si trovano da sole a fronteggiare tutta una serie di problematiche che investono la stessa gestione ordinaria della quotidianità e quanto soprattutto sia purtroppo ancora carente la rete dei servizi territoriali a supporto di queste fragilità. In questa direzione - evidenzia il rappresentante di Palazzo "Corrado Albaro" - l'amministrazione metropolitana ha voluto fortemente attuare questa misura nella consapevolezza che sia preciso dovere delle istituzioni stare al fianco di chi vive ogni giorno in condizioni di difficoltà”.
“Sappiamo perfettamente che questa misura da sola non può certamente bastare a risolvere tutti i problemi e che sia necessario promuovere ulteriori e più incisive azioni e interventi sul fronte dell'autismo e del sostegno alle famiglie, ma ciò rappresenta una prima, significativa, inversione di tendenza che pone le basi per un percorso completamente nuovo in questo ambito delle politiche sociali, anche attraverso l'ascolto e il coinvolgimento della rete delle famiglie e delle associazioni del territorio che operano in questo contesto e che si occupano da vicino di autismo”.