S. Onofrio. Danneggiato il “Giardino della Memoria” delle vittime del Covid
Ignoti hanno danneggiato nella giornata di ieri, domenica 16 gennaio, il “Giardino della Memoria” delle vittime del Covid a S.Onofrio.
"Lo scorso anno, nel mese di aprile, avevamo deciso di ricordare le vittime da Covid-19 di Sant’Onofrio piantumando quattro alberi d’ulivo, simbolo di pace e di rinascita, nel terreno sito di fronte al cimitero, apponendovi una targa commemorativa. Ieri, domenica 16 gennaio 2022, a distanza di nove mesi, quella targa è stata barbaramente distrutta con un mattone e gettata non si sa dove”. A denunciarlo in una nota è l'Associazione Valentia che definisce il gesto “ignobile e vile” considerando anche il fatto che si trattava di una targa per ricordare delle persone tragicamente decedute.
“Sant’Onofrio, purtroppo, ancora oggi è un paese composto anche da questi soggetti (in parte marginale vivaddìo), gente retrograda e ignorante, che – si legge nella nota dell'Associazione Valentia - invece di usare le proprie mani “vellutate” per maneggiare una vanga o un piccone, preferisce sfogare le proprie frustrazioni quotidiane in questo modo. Non hanno avuto rispetto nemmeno per i morti, figuriamoci per i vivi!”
Chiunque sia stato, ragazzo o persona adulta, l’Associazione si augura che “si faccia un esame di coscienza e provi un pizzico di vergogna!”
“Questa volta – rincarano dall’Associazione - non è stato il vento, non è stata una semplice goliardata adolescenziale, non è un gesto “fatto così tanto per passare il tempo”, è una GRAVE mancanza di educazione e di rispetto in primis nei confronti delle vittime che la pandemia ha mietuto, ma anche nei riguardi di chi cerca con tutte le proprie forze di costruire qualcosa di bello per il paese, di chi prova a rimboccarsi concretamente le maniche per migliorare il territorio, piuttosto che parlare e sparlare dietro uno schermo. Auspichiamo – aggiungono - che un giorno Sant’Onofrio possa ritornare il paese che merita di essere, un luogo bello, ma soprattuto civile. Il paese in cui ogni santonofrese ha sempre sognato di vivere, ma la strada, ahinoi, è ancora molto lunga e tortuosa!”
L’episodio , concludono dall’Associazione Valentia “sarà denunciato alle autorità competenti”.