Farmaci “esenti” rivenduti in farmacia, sei indagati per truffa al Servizio Sanitario
La scomparsa di alcuni ricettari “rossi” dall'Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro ha permesso di scoprire una presunta truffa a danno del sistema sanitario nazionale, nella quale si ritiene siano coinvolte sei persone già iscritte nel registro degli indagati.
Lo rende noto la Guardia di Finanza, che nella giornata di ieri, su richiesta della Procura del capoluogo di regione, ha eseguito - a carico degli stessi indagati - un sequestro preventivo, che giunge al termine delle indagini preliminari svolte dallo stesso Tribunale.
L’ipotesi degli inquirenti è quindi e nello specifico che siano stati sottratti numerosi ricettari - una quantità definita dalle fiamme gialle “rilevante” – che successivamente sarebbero stati utilizzati per ottenere medicinali senza alcuna spesa: le ricette infatti venivano intestate ad invalidi di guerra, che godono dunque dell’esenzione totale.
I farmaci così ottenuti abusivamente sarebbero stati poi venduti nell’attività di uno degli indagati, titolare di una farmacia, che ne avrebbe dunque ed evidentemente tratto un profitto.
Il procedimento per le ipotesi di reato è attualmente al vaglio degli investigatori, che hanno disposto un sequestro preventivo di somme di denaro pari a 82 mila euro emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catanzaro.