Le associazioni di categoria e le Associazioni Antiracket e Antiusura calabresi fanno rete
Le associazioni antiracket e antiusura calabresi fanno rete con le associazioni di categoria nella lotta ai fenomeni estorsivi e usurai. Succede nell’ambito del progetto “Mani Libere in Calabria” sostenuto dal Ministro dell’Interno attraverso il Pon Legalità.
Il progetto, che ha già attivato tre sportelli territoriali (Lamezia Terme, Cosenza, Polistena) e uno sportello ambulante, offre sostegno professionale gratuito agli imprenditori vittime di racket e usura che non hanno ancora maturato la decisione di denunciare o che, dopo la denuncia, vogliono rientrare sul mercato.
Il supporto si esplica attraverso un sistema integrato di azioni: dal primo approccio al verificarsi dei fatti di reato e fino all’accesso al fondo di solidarietà per il ristoro dei danni subiti, con attività gratuite di consulenza legale, commerciale, aziendale e psicologica, in relazione alle diverse esigenze di ciascun soggetto.
A questo si aggiunge il sostegno costante dei colleghi imprenditori che, vittime a loro volta, hanno denunciato, si sono associati e autorganizzati, e oggi compiono un significativo passo in avanti mettendo a disposizione l’esperienza maturata sul campo all’interno delle associazioni antiracket e in stretta cooperazione con gli operatori delle Forze dell’ordine e le Prefetture.
“Se le estorsioni restano una delle maggiori fonti di reddito delle organizzazioni criminali e una forma di controllo del territorio e perpetuazione del proprio potere economico, politico e sociale, incoraggiare le denunce è oggi un investimento di legalità e uno sforzo corale di particolare rilievo. - dichiara la coordinatrice del progetto Maria Teresa Morano - Tanto più alla luce della complessa situazione economica post pandemica che rischia di spianare la strada alle infiltrazioni criminali ai danni del tessuto produttivo ancora sano del paese.”