Calabria resistente aderisce allo sciopero Usb del 28 gennaio
È stato indetto per il 28 gennaio lo sciopero generale per difendere la sanità pubblica. La sigla promotrice della manifestazione è l’Usb.
Alla protesta parteciperà inoltre Calabria resistente e solidale. “I dati dimostrano che dal 2000 al 2013 in Calabria il numero dei posti letto soppressi è stato di 4.041, cioè - 40% rispetto agli anni del precommissariamento, viceversa i posti letto privati rappresentano quasi un terzo del totale, in aumento da quando siamo commissariati, mentre il personale sanitario nel sistema pubblico è calato del 17,1% con 3.800 unità in meno tra medici, infermieri e operatori sanitari dal 2010 al 2017. Questo senza considerare che le poche unità di lavoratori che sono state inserite sono tutte soggette a tipologie di contratti precari a tempo determinato”.
Per questo ha preparato una piattaforma programmatica che consta di quattro punti: “Un piano di stabilizzazioni e di assunzioni per porre fine alla strutturale carenza di personale sanitario, per garantire il diritto alla salute, che oggi passa per la lotta alla pandemia ma che deve garantire anche gli interventi programmati”.
Ma anche la “fine del disastroso commissariamento della sanità calabrese e abbattimento del deficit accumulato in tutti questi anni, che si è ingigantito anche per responsabilità delle gestioni commissariali governative largamente fallimentari, perché tutto deve ritornare nelle mani del popolo calabrese, che deve essere messo nelle condizioni di partecipare alle decisioni ed alle scelte”.
Chiede poi una “riforma nazionale dei criteri per una diversa ripartizione della spesa sanitaria tra le regioni, che tenga in conto in primo luogo della necessità di garantire i Livelli essenziali di assistenza nelle regioni come la Calabria dove i Lea sono lontani dall'essere raggiunti; e il ritorno al Servizio Sanitario Nazionale per garantire il diritto alla salute uguale, certo ed esigibile sull’intero territorio nazionale”.