A Catanzaro la mostra della Dia, Gratteri: “venissero i parlamentari prima di discutere sulla giustizia”
Inaugurata oggi pomeriggi a Catanzaro, all’interno dello storico Palazzo di Giustizia, la mostra organizzata dalla Direzione investigativa antimafia in occasione del trentennale della fondazione del Corpo.
La mostra sarà aperta a giovani studenti delle scuole e delle università e a tutti i cittadini, dal 1 al 4 febbraio dalle 9.00 alle 17.00. Per accedere all’interno dei locali sarà necessario esibire il green pass rafforzato e indossare la mascherina “FFP2”.
L’occasione odierna ha visto la presenza del direttore della Dia Maurizio Vallone e del Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.
"Vorrei che questa mostra - ha detto Gratteri - venisse vista non solo dai ragazzi. La Dia ha pensato soprattutto alle scuole ed è un pensiero importante, nobile, bello. Ma io vorrei invece che lo vedessero i politici. Vorrei che venissero i parlamentari a vedere questi pannelli, soprattutto quelli iniziali, dove ci sono le stragi, e che li guardassero prima di andare a discutere in aula dell'ergastolo ostativo o dell'ordinamento penitenziario o della legge sui collaboratori di giustizia o su altro.”
Quanto alle mafie, il Procuratore ha detto che "non esiste una ricetta per contrastarle” ma ha poi aggiunto che “esiste la possibilità e la necessità di modificare tutto il sistema penale, processuale e detentivo in modo tale che noi siamo nelle condizioni di intervenire sul balcone abusivo, sul cancello abusivo e sull'omicidio di mafia o sul grande traffico di droga. Ma se non si ha questa visione,- ha precisato - che le modifiche devono servire a tutta la gamma dei reati, non andiamo da nessuna parte e faremo solo tanti spezzatini. E questa volontà in questo momento non la vedo e neanche il barlume”.
"Non esiste una riforma da fare per contrastare le infiltrazione ai fondi del Pnrr,- ha aggiunto Gratteri - bisogna fare delle modifiche che servono a tutto, a tutti i reati, a tutte le tipologie reati. Perché ricordatevi che anche un cancello abusivo è importante perseguirlo perché se io oggi risolvo il problema di un cancello abusivo che chiude una strada, io per l'anno prossimo ho evitato un omicidio. Questa è la visione che ho io, da procuratore della Repubblica, al contrasto delle mafie".