Rifiuti: Calabria, censite dal cfs 700 discariche occasionali
Il Corpo forestale dello Stato ha individuato in Calabria 700 siti che presentano discariche piu' o meno occasionali. Un dato considerato allarmante, dal momento che il precedente censimento aveva indicato 500 siti esistenti.
Lo studio del Corpo forestale e' stato raccolto in una relazione che e' stata consegnata alla Commissione parlamentare d'inchiesta per i rifiuti. La situazione di inquinamento ambientale e' stata resa nota oggi, nel corso di una conferenza stampa che si e' svolta all'assessorato regionale all'Ambiente per presentare un protocollo d'intesa tra il Corpo forestale e lo stesso assessorato.
Il comandante regionale del Cfs, il generale Vincenzo Caracciolo, ha evidenziato: "Continuiamo a mettere a rischio la bellezza del territorio, ma anche la salute dei calabresi, dal momento che molti dei siti individuati si trovano vicino a sorgenti e acquedotti comunali". L'ufficiale ha ricordato che la relazione e' stata consegnata alla commissione parlamentare che ha chiesto ulteriori integrazioni. Dopo la precedente relazione, che aveva individuato 500 discariche, l'Unione Europea aveva emesso un provvedimento di infrazione nei confronti della Regione. Il generale ha anche specificato che "il fenomeno e' diffuso in tutti i comuni calabresi" e nel censimento sono considerate anche le vecchie discariche, gia' individuate, che non sono state ancora bonificate o che sono in corso di bonifica. Tra le 700 aree inquinate inserite nella nuova documentazione ci sono situazioni di natura diversa, dal caso eclatante di Lazzaro a piccole discariche ai margini delle strade.