Caro elettricità, l’Anci Calabria invita i sindaci alla protesta
Spegnere le luci di un monumento pubblico per prendere parte ad una protesta contro il rincaro dell'energia elettrica. Lo chiede l'Anci Calabria, che invita i sindaci calabresi a partecipare all'iniziativa in programma per domani, 10 febbraio.
L'aumento del costo dell'elettricità influenzerà pesantemente sui bilanci dei Comuni calabresi "già fortemente sottoposti a crisi finanziaria pressoché strutturale" spiega il presidente Marcello Manna. Bilanci che sarebbero ulteriormente colpiti dalla spesa per l'illuminazione pubblica e non solo.
"Tale problematica è stata oggetto di discussione in sede di Direttivo Anci a Roma, alla cui riunione abbiamo partecipato e al termine della quale il Presidente Antonio De Caro, che ha lanciato l’allarme settimane fa, ha proposto come Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, di chiedere al Governo Centrale di provvedere a determinare urgenti misure a sostegno per le nostre amministrazioni, poiché il rialzo dei costi dell’energia rischia di colpire molto duramente non solo i bilanci dei comuni, ma avere una pesante ricaduta sui servizi erogati ai cittadini" afferma ancora Manna in una missiva inoltrata ai deputati e senatori calabresi.
"In effetti, mentre le voci di spesa legate all’esercizio della pubblica illuminazione mettono fortemente a repentaglio la tenuta dei bilanci, i piani dei costi dei servizi rivolti ai cittadini lievitano con l’inevitabile effetto di aumenti tariffari che in questo momento di difficoltà legato al Covid determinerebbero inevitabili tensioni di carattere sociale" afferma ancora Manna. "Per questo i Sindaci della Calabria aderiscono all’iniziativa di simbolica protesta indetta da Anci per giovedì 10 febbraio alle ore 20.00, di spegnimento delle luci di luoghi simbolici ed importanti di ogni comunità e centro urbano".
"Chiediamo, dunque il vostro impegno di Parlamentari per sensibilizzare il Governo ed assumere in sede legislativa provvedimenti atti a sostenere i comuni e fronteggiare le stringenti difficoltà attraverso la istituzione di un fondo per la compensazione di maggiori costi sostenuti dagli enti locali per l’incremento della spesa di energia elettrica e del gas così da evitare l’interruzione o la limitazione di pubblici servizi essenziali" conclude. "Va precisato che, in atto, è previsto solo un parziale e limitato intervento che riguarda alcuni oneri di spesa e per il solo primo trimestre, mentre occorre assicurare certezza ai comuni per l’intero anno considerando che, nella elaborazione dei bilanci, occorre adeguarsi agli esosi preventivi di consumi presunti pervenuti a cura dei fornitori".