Caloveto, riapre la chiesa di San Giovanni Calibita

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Coltivare il senso di appartenenza alla comunità, educare alla solidarietà, promuovere la crescita culturale e sociale ed ogni azione utili a frenare lo spopolamento di questo territorio, sono tutte azioni che in particolar modo in questi ultimi anni con l’emergenza covid, continuano a vedere istituzioni e mondo della chiesa, lavorare gomito a gomito. È, questo, un rapporto di collaborazione che è destinato a consolidarsi.

È quanto ha dichiarato il Sindaco Umberto Mazza intervenendo in occasione della celebrazione eucaristica presieduta nella Chiesa di San Giovanni Calibita, riaperta al pubblico dopo i lavori di ristrutturazione, dall’Arcivescovo Maurizio Aloise, al quale ha rivolto parole di stima e gratitudine per la sua presenza. All’evento che ha visto anche la riapertura del museo diocesano, insieme al Primo Cittadino erano presenti anche il vicesindaco Gianfranco Salatino ed i consiglieri comunali Vittorio Mazza e Luigi Ruperto.

Ricordando la figura di San Giovanni Calibita e sottolineando lo spirito di collaborazione tra l’Esecutivo e l’istituzione religiosa, Mazza ha colto l’occasione per ringraziare le suore che con la loro semplicità e la loro sincerità, non fanno altro che infondere fiducia, serenità e pace. E poi Don Massimo, il locale rappresentante della nostra chiesa, che con la sua discrezione, la sua pazienza, a volte anche con i suoi silenzi, conforta e unisce la nostra comunità; una guida e un amico per tanti bambini, giovani e meno giovani, anziani.