Firenze. Omicidio dei fratelli Talarico: indagati in dieci

Vibo Valentia Cronaca
Il tribunale di Firenze

A distanza di sedici anni dall’efferato omicidio dei fratelli Ettore e Angelo Talarico, due muratori calabresi i cui corpi furono ritrovati sepolti nell’aprile 2006 da un agricoltore tra l’abitato di Terranuova Bracciolini e il torrente Caprenne, la direzione Distrettuale antimafia di Firenze ha isciritto nel registro degli indagati dieci persone, tutte calabresi.

Si tratta di Filippo e Raffaele Bubbo; Eliseo Greco; Giovanni Greco; Fiore e Tommaso Gentile; Mario Gigliotti; Domenico Colosimo; Giuseppe Rocca e Vincenzo Iervasi.

Gli indagati saranno sottoposti al test del dna in incidente probatorio, disposto dal gip del tribunale toscano Piergiorgio Ponticelli. Il Dna sarà poi comparato con le tracce trovate sul luogo dell’omicidio.

L’OMICIDIO

Ettore e Angelo Talarico avrebbero cercato di sfuggire – trasferendosi in Toscana – a una faida tra clan, la cosca dei Bubbo e quella dei Carpino, a cui i due fratelli sarebbero stati affiliati.

L’ultima volta che i due fratelli, di 42 e 35 anni, furono visti in vita era la sera di venerdì 7 aprile 2006. Erano a San Giovanni Valdarno, dove si erano trasferiti da poco tempo per lavorare come muratori.

Uno era in Valdarno da meno di un anno, l’altro da un mese. Lavoravano per una ditta con numerosi appalti tra le province di Arezzo e Firenze. Nel pomeriggio di domenica 9 aprile il ritrovamento dei cadaveri.

La scoperta fu fatta da un pensionato di passaggio – portava da mangiare ai propri cani – che notò alcune macchie di sangue rappreso. Seguendo le tracce arrivò al punto della sepoltura: c’era un braccio che spuntava dalla terra mossa.

I killer avevano scavato una buca con una pala, profonda un metro e mezzo e larga due e avevano portate la calce per coprire meglio l’odore dei corpi.