Sparatorie nel vibonese: inquirenti, “le indagini vanno avanti”
Vanno avanti le indagini sui fatti di sangue di Nicotera e Limbadi che venerdì hanno visto cadere sotto i colpi di un fucile da caccia l'80enne Giuseppina Mollese ed il 68enne Michele Valerioti ed hanno registrato il ferimento all'interno di un bar di Limbadi di tre persone.
In carcere a Vibo Valentia si è consegnato Francesco Olivieri, 31 anni di Nicotera, che potrebbe aver ricevuto l'aiuto di qualcuno per bruciare l'auto - la Fiat Panda presa a noleggio ritrovata in una campagna di Spilinga - e poi raggiungere la casa circondariale.
Diversi i punti da chiarire, ma anche alcuni punti fermi sui quali - scrive Agi - oggi pomeriggio hanno inteso fare il punto con la stampa il procuratore di Vibo Valentia, facente funzioni, Filomena Aliberti, il pm titolare del fascicolo d'inchiesta Concettina Iannazzo ed il maggiore dei carabinieri, alla guida del Nucleo Investigativo di Vibo, Valerio Palmieri.
Le indagini si concentrano anche per chiarire i contorni degli omicidi di un figlio di Giuseppina Mollese, ucciso nel 1995 e di un fratello di Francesco Olivieri, consumato nel 1997. Fatti di sangue ai quali il killer reo confesso - per il quale il gip ha convalidato il provvedimento di fermo - ha fatto riferimento nel corso dell'interrogatorio.