Sparatoria tra Limbadi e Nicotera, è ancora caccia all’uomo

Vibo Valentia Cronaca

Ancora nessuna traccia del 31enne Francesco Olivieri, che ieri pomeriggio, tra Limbadi e Nicotera, ha sparato a cinque persone uccidendone due: un 68enne, Michele Valerioti, morto sul colpo mentre si trovava sul balcone di casa, e una donna 80enne, Giuseppina Mollese, vicina di Valerioti e deceduta dopo il suo traporto nell’ospedale a Catanzaro (LEGGI).

Le ricerche dell’omicida, iniziate subito dopo il fatto e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Tropea e dal gruppo dei “Cacciatori di Calabria”, sono proseguite per tutta la notte scorsa e continuano incessanti ancora oggi.

Gli investigatori stanno setacciando l’intera zona arrivando fino al capoluogo e non escludendo nemmeno l’area di Rosarno, nel reggino, dove l’uomo sarebbe solito recarsi.

Da quanto appreso il 31enne - con legami di parentela ai Mancuso di Limbadi, potente cosca di ‘ndrangheta della zona - soffrirebbe di disturbi psichiatrici.

Tre anni fa, esattamente nel 2015, venne arrestato dopo essere stato sorpreso mentre annaffiava una piantagione di 500 piante di marijuana (LEGGI).

Suo fratello Mario, fu assassinato invece nel 1997, in un agguato a colpi d'arma da fuoco.

Ancora oscure le motivazioni che avrebbero armato la mano che ha ucciso le due vittime e ferito, in un bar di Limbadi, altre tre persone: Pantaleone D'Agostino, ex gestore del locale, Pantaleone Timpano, e Francesco Di Mundo. Due colpi sono stati sparati anche contro l'auto di un fratello dello stesso Timpano.