Acque reflue in mare e nel torrente, sequestrati nel crotonese due depuratori
Le acque reflue venivano sversate illegalmente in mare così come nei pressi di un torrente e in terreno demaniale. Per questo motivo i carabinieri hanno sequestrato due depuratori e una tubazione.
È successo nel Crotonese, nel corso di un controllo effettuato insieme al personale dell’Arpacal. Sono stati militari di Caccuri, difatti, ad aver sottoposto a verifica i due impianti locali, tra il dicembre scorso e questo mese, uno che si trova ubicato nella frazione Santa Rania e l’altro in località Campo.
Nel primo caso i carabinieri hanno anche denunciato per inquinamento ambientale il responsabile dell’ente gestore. A seguito delle analisi delle acque reflue è emersa difatti la presenza di rifiuti solidi sospesi, riversati in un torrente.
Denuncia per inquinamento ambientale e interruzione di pubblico servizio anche per il responsabile dell’ente gestore dell’energia elettrica del secondo impianto.
A seguito degli accertamenti, i militari hanno scoperto che la struttura non funzionava proprio per la mancanza di corrente il che ha comportato lo sversamento su terreni demaniali delle acque reflue non trattate e depurate.
I carabinieri di Cirò Marina, a seguito di accertamenti sul depuratore locale già posto sotto sequestro a settembre con facoltà d’uso, hanno scoperto invece un tubo che incanalava le acque reflue urbane direttamente a mare, bypassando di fatto il processo di depurazione.
Il tubo è stato sequestrato e sono state avviate le indagini tecniche per quantificare il potenziale inquinante del sito.