Street art a Reggio, cultura e impegno sociale colorano i Comuni della Metrocity
La cultura e l’impegno sociale colorano i comuni della città metropolitana di Reggio Calabria. Sono infatti state completate le ultime opere del progetto della Città metropolitana rivolto agli Enti del territorio per la riqualificazione degli spazi urbani attraverso l’arte di strada.
Nuovi murales campeggiano sui palazzi del territorio reggino grazie al progetto sulla Street art lanciato dalla Città metropolitana con l'obiettivo di promuovere cultura diffusa e sostenere il percorso di riqualificazione degli spazi urbani attraverso il talento e la creatività dei cosiddetti artisti di strada.
Un'iniziativa che, partita lo scorso novembre, ha fatto subito registrare grande interesse e partecipazione sia da parte dei Comuni metropolitani che degli stessi artisti coinvolti nell’ambito dei due avvisi pubblici emessi dalla Metrocity, uno rivolto agli Enti e un altro agli stessi artisti.
Le opere sono state realizzate a Bova Marina, Gerace, Motta San Giovanni, Sant'Agata del Bianco, Bova, Giffone, Stilo e Marina di Gioiosa. Questi artisti (tutti calabresi) che hanno realizzato i murales: Tania Azzarà, Andrea Sposari, Roberta Fiorito, Antonio Pittelli, Barbara Ranieri e Antonio Sinopoli.
“Si tratta di una novità assoluta per il territorio metropolitano e siamo contenti che abbia riscosso un successo così importante, sia tra i vari Comuni interessati che tra gli stessi street artist. Lo scorso anno con il sindaco Falcomatà abbiamo concepito questa azione con l’idea di coniugare insieme un’attività di divulgazione culturale che fosse in grado di generare una riflessione prima di tutto di natura sociale nel luogo in cui l’opera è stata realizzata sostenendo, nel contempo, i percorsi di rigenerazione urbana che stanno riguardando tante nostre comunità”, ha detto il Consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio.
Tutte le opere, infatti, contengono un messaggio o comunque uno spunto di riflessione che è fortemente ancorato al contesto territoriale in cui sono state eseguite, “in alcuni casi – spiega Quartuccio - legandosi alle peculiarità del luogo, oppure richiamando la storia e il mito o ancora rievocando eventi della contemporaneità. In altre parole – rimarca il consigliere della Metrocity – opere che incarnano al meglio quello che è lo spirito e la natura più autentica della Street art, intesa proprio come motore di bellezza urbana ma anche efficace e profondo strumento in grado di far riflettere chi osserva sull’evoluzione e sui mutamenti del nostro tempo”.
“È un filone culturale sul quale stiamo investendo con grande determinazione e l’importantissima mostra sull’opera di Banksy, attualmente ospitata al Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”, lo dimostra chiaramente. Vogliamo proseguire su questa strada – conclude il consigliere metropolitano delegato alla Cultura – nella consapevolezza che sia necessario creare le giuste condizioni per far esprimere al meglio il talento dei nostri giovani, in particolare degli street artist che hanno tutte le carte in regola per lasciare un segno importante nelle dinamiche culturali del territorio e per questo motivo, intendiamo rinnovare questo progetto anche per il 2022”.