Bando React-Eu, Autorità idrica esclusa per non aver inviato un allegato

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Esclusione della proposta presentata dall’Autorità idrica Calabria al bando React-1eu. Il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha infatti pubblicato la graduatoria delle proposte formulate dagli Enti d’Ambito.

Tuttavia l’Aic promette battaglia, ha infatti annunciato di aver dato mandato a “un legale specializzato in materia amministrativa di produrre formale ricorso alla graduatoria emanata dal Ministero”.

Nel comunicato diffuso da Aic “la decisione del Ministero di escludere la Calabria dalla linea di finanziamento è basata esclusivamente su un aspetto burocratico, ossia la mancanza di un allegato di complemento, relazionato alla capacità dell’investimento di generare entrate, dunque una questione puramente amministrativa e non tecnica”.

“Il bando è stato emanato nel novembre del 2021 e la data di scadenza era fissata per il 23 di dicembre del 2021; l’accesso al bando era subordinato alla presenza di un operatore “industriale” in grado di realizzare gli investimenti programmati. In novembre non vi era presenza di una azienda regionale di tali caratteristiche, ad esclusione della So.Ri.Cal. S.p.A. che, tuttavia, non avrebbe potuto partecipare poiché in stato di liquidazione e non operante sulle reti di distribuzione urbana ma solo sulla grande adduzione. A metà novembre la situazione era la seguente: centinaia di Comuni che gestiscono il servizio in economia, piccole realtà aggregate territorialmente (Congesi, Lamezia Multiservizi) e un gestore all’ingrosso (So.Ri.Cal.), dunque un quadro gestionale frammentato e disorganizzato”.

“L’Assemblea dei Sindaci dell’Autorità ha dunque cercato una soluzione gestionale riqualificando la Società Cosenza Acque S.p.A. alla quale, nel 2010 era stato affidato il servizio per la provincia di Cosenza ma che, tuttavia, era rimasta cristallizzata, in termini operativi, a quell’anno. In meno di un mese e grazie al senso di responsabilità dei Sindaci Soci di Cosenza Acque, la società è stata trasformata in Azienda Speciale Consortile, la quale ha preso il nome di Acque Pubbliche della Calabria. La costituzione della stessa Azienda è arrivata in data 22 dicembre 2021, ossia un giorno prima della scadenza del Bando”.

Realizzata la trasformazione e affidato per Decreto Dirigenziale dell’Autorità Idrica, il servizio alla nuova Azienda, si è stati in grado di avanzare la proposta di finanziamento al Ministero. Nell’invio della documentazione tecnica richiesta dal Bando in data 23 dicembre, ultimo giorno utile, si è mancato di accludere l’allegato 4, ossia un allegato di complemento il cui contenuto, tra l’altro, è del tutto inapplicabile al contesto gestionale Calabrese. Lo stesso allegato è comunque stato trasmesso, di propria iniziativa, dall’Autorità nei giorni successivi e dunque in tempi ampiamente compatibili con la conclusione dell’istruttoria dello stesso bando, ma il Ministero ha comunque deciso sia di escludere la proposta tecnica sia di negare all’Autorità l’istituto del Soccorso Istruttorio, sebbene lo stesso sia normato dalla legge”.