Severità idrica, l’autorità di bacino lancia l’allarme per la Calabria

Calabria Cronaca

Nel territorio calabrese si conferma uno stato di elevata severità idrica, e dunque una carenza d'acqua che, allo stato attuale, non risulterebbe sufficiente per quanto riguarda il comparto irriguo e quello potabile.

Uno scenario in peggioramento quello emerso nel corso della seduta di ieri, 27 maggio, dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale, dove la segretaria generale Vera Corbelli non ha potuto fare a meno di "rilevare la presenza di situazione di significativa criticità".

A rischio Crotonese e Reggino

A livello regionale, l'area calabrese presenterebbe una severità idrica nella media, ad esclusione delle provincie di Crotone e Reggio Calabria, dove questa è elevata.

Le due province, assieme allo schema lucano di Basento-Camastra-Agri, sono le uniche aree a rischio elevato per quanto riguarda il comparto dell'acqua potabile. Per quanto riguarda invece il comparto irriguo, l'intera regione è colorata di rosso, e dunque contraddistinta da un rischio alto.

Tali circostanze porteranno ad inevitabili ripercussioni sul tessuto sociale e produttivo, motivo per cui l'ente ha illustrato le azioni che intende predisporre per fronteggiare l'emergenza, sia nel breve che nel lungo periodo.

Le azioni a breve termine

In particolare le azioni a breve termine sono finalizzate a rispondere a situazioni che richiedono l’adozione di un monitoraggio di condizione di disponibilità e loro evoluzione; la definizione ed attuazione un programma di erogazioni ridotto in ragione delle disponibilità idriche (preservando innanzitutto l’uso potabile).

Inoltre l’aggiornamento costante, da parte dei gestori di acqua potabile, degli scenari d’impatto derivante dalle ridotte disponibilità, (anche con proiezione nel breve e medio termine); la programmazione ed attuazione per il comparto agricolo di irrigazione di soccorso con priorità per le aree con impianti a ciclo pluriennale.

Infine l’adozione di misure di contenimento dei consumi ed azioni e realizzazione di interventi di immediata attuazione che consentono il recupero di risorsa o attuazione della stessa, nonché di supporto all’azione nelle fase emergenziale".

Interventi strutturali e non strutturali

"Nell’ultimo incontro avuto con il Commissario Straordinario per la crisi idrica dottor Nicola Dell’Acqua, è stato elaborato apposito documento contenente: gli interventi realizzati, in corso di attuazione, e relativo completamento nonché le relative ricadute in termini di ottimizzazione dei sistemi idrici; a queste sono altresì connesse le schede relative alle ulteriori necessità emerse dalle valutazioni ad oggi condotte" spiega sempre Corbelli.

"Dopo confronti, valutazioni ed integrazioni sullo stato attuale di criticità - prosegue - è emersa da parte di tutti la necessità di uno scambio di tutti i programmi (interventi strutturali e non strutturali) posti in essere ed in fase di avvio da parte dei vari Enti, Autorità, Regione, Consorzi di Bonifica ed Enti Gestori al fine di ottimizzare il lavoro costante e continuo dell’Osservatorio ed avere una voce unica sullo stato di severità idrica e delle ulteriori azioni strutturali e non strutturali da porre in essere".