La Spezia. Riciclaggio, maxi-sequestro da 7 milioni: coinvolta donna del crotonese
Ammonta ad almeno 7 milioni di euro il patrimonio che sarebbe stato movimentato negli anni da una cinquantottenne, Bombina "Bina" Abossida, originaria del crotonese ma da tempo residente nella provincia di La Spezia, finita al centro di un importante sequestro effettuato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo su richiesta del Tribunale.
Un patrimonio enorme che si ritine sia interamente frutto della vendita di un carico da 800 chili di cocaina. L'ingente quantitativo di droga sarebbe giunto nel porto di La Spezia ben 10 anni fa, direttamente dall'America del Sud.
Ad riaccendere i riflettori sul caso, le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, che in tempi recenti ha raccontato che la donna avrebbe fornito un garage per conservare e nascondere la merce in attesa di essere venduta.
Per motivi non ancora chiariti, a distanza di poche settimane dall'arrivo del carico di droga un uomo, ritenuto coinvolto nell'importazione, fu colpito ed ucciso da alcuni colpi di pistola durante una processione religiosa svoltasi nel crotonese, evidenziando come l'intera vicenda fosse da collegare alla criminalità organizzata.
Le indagini avviate in quel frangente permisero di evidenziare come i familiari del morto, in particolare la sorella, presero in gestione il carico di droga cedendolo ad esponenti di spicco della criminalità calabrese.
Oltre all'ipotesi di traffico di sostanze stupefacenti, però, la procura spezzina ipotizzò anche il reato di riciclaggio.
La donna infatti si sarebbe occupata attivamente anche del trasferimento di ingenti somme di denaro in tutto il mondo, su conti correnti bancari o in cassette di sicurezza ubicate in Svizzera, Romania, Capo Verde, Sao Tome e Spagna. Inoltre avrebbe investito parte del denaro per acquistare beni immobili, quote societarie e beni di lusso.
Lo scorso 9 marzo dunque il Tribunale della Spezia ha diposto il sequestro preventivo di beni riconducibili all'indagata per un valore di 7 milioni di euro.
Sequestrati diversi complessi immobiliari ubicati nella provincia di Crotone, assieme a quote societarie e conti correnti in Svizzera, orologi di lusso, gioielli, preziosi di ingente valore, beni mobili ed immobili nelle isole di Sao Tomè e di Principe, sull'isola di Palma di Majorca, in Romania ed a Capo Verde.
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