Fibromialgia, Bruni: “C’è bisogno di impegno forte contro il dolore silenzioso”
"L’associazione reggina fibromialgia guidata dalla coraggiosa Iolanda Votano ha questo grande merito, dare voce a chi non ce l’ha, poiché lo Stato non riconosce questa patologia come invalidante, pertanto i malati di fibromialgia sono malati invisibili". Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in consiglio regionale.
"Purtroppo ad oggi non conosciamo la sua eziopatogenesi, non vi sono esami strumentali che possono determinare la sua origine. Colpisce 13 milioni di persone, 80% di donne adulte ma anche uomini e ragazzi" spiega la Bruni. "Intercorrono almeno tre anni perché si possa avere una diagnosi e per questo spesso il paziente diviene depresso, emarginato dalla società poiché a causa della sintomatologia dolorifica e di sintomi come astenia, parestesie, sonno non ristoratore, fibrofog, perdita di memoria, gambe senza riposo, spesso perde il lavoro dopo aver subìto mobbing dal datore di lavoro e dai colleghi, e perché nessuno comprende (non conoscendo) la sua fragilità. Anche la famiglia del paziente fibromialgico presenta importanti ripercussioni dalla malattia del congiunto, lo vede soffrire e non è in grado di aiutarlo".
"L’associazione ha come scopo quello di sensibilizzare cittadinanza e istituzioni in specie sanitarie su questo argomento. L’importanza di questa giornata ha un duplice scopo, tenere desta l’attenzione su una patologia a grave impatto sociale e continuare l’opera di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni perché facciano tutto quanto in loro potere per stare vicino concretamente ai malati e alle loro famiglie" conclude. "Per quanto mi riguarda farò sempre tutto quanto mi sarà possibile per dare una mano in tutti i sensi".