Governatori più graditi. Occhiuto quinto: piace a poco meno della metà dei calabresi
A sette mesi dalla sua elezione a governatore della Calabria Roberto Occhiuto che si posiziona al quinto posto nella classifica sull’efficacia dell’operato dei presidenti di Regione stilata dalla Swg che ogni anno valuta il gradimento dei cittadini verso i rispettivi governatori.
Occhiuto, dunque, col 45% di gradimento dei calabresi, almeno secondo la società di sondaggio, è un punto sopra il collega della Liguria, Giovanni Toti (44%), e tre punti sotto quello del Piemonte, Alberto Cirio (49%).
A salire poi, verso i più apprezzati, il quarto in classifica è Vincenzo De Luca (Campania, col 55%); il terzo Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, 64%); il secondo è Stefano Bonaccini (Emilia Romagna, 71%); mentre primo è il presidente del Veneto Luca Zaia (72%).
In generale, il dato che emerge più in evidenza dalla classifica è un peggioramento dei giudizi nei confronti di gran parte dei governatori.
Secondo Swg si tratta di un calo generalizzato dovuto principalmente al fatto che, nei due anni segnati dalla pandemia, le opinioni dei cittadini su quasi tutti i rappresentanti delle istituzioni erano migliorate sensibilmente in quanto concentrate sugli aspetti legati all’emergenza.
“In questo periodo – spiegano dalla società di sondaggi - la questione Covid è diventata meno rilevante e quindi le valutazioni tornano a basarsi su una molteplicità di fattori”.
Come detto mentre Zaia e Bonaccini si confermano ai primi due posti, con il Presidente emiliano-romagnolo vicinissimo al vertice, sono tre i governatori con dati in controtendenza, ovvero con una crescita del consenso rispetto al 2021: Fedriga (FVG), Zingaretti (Lazio) e soprattutto Fontana (Lombardia), che recupera 10 punti dopo il cospicuo calo registrato l’anno scorso.
La Swg ritiene positivo il debutto per Occhiuto, soprattutto in considerazione del fatto che in Calabria, “in passato i dati dei presidenti erano quasi sempre piuttosto bassi”.
Nell’”albo” storico dei gradimenti, difatti, il meno apprezzato dai nostri corregionali (sempre in base ai rilevamenti della stessa società) è stato Giuseppe Scopelliti con percentuali che hanno oscillato tra il 7 e 12%; a seguire Mario Oliverio che ha variato tra un minimo del 10% ed un massimo del 19%; infine, Nino Spirì che si è attestato al 27%.
Il calo di gradimento più vistoso in Italia, invece, lo subiscono Acquaroli (Marche), Tesei (Umbria) ed Emiliano (Puglia).
L’analisi è stata effettuata tra febbraio e aprile di quest’anno. Il metodo di rilevazione è stato un sondaggio Cati-Cami-Cawi su un campione rappresentativo nazionale di 10.365 soggetti maggiorenni residenti sul territorio nazionale ad esclusione di Molise, Valle d’Aosta e Trentino Alto-Adige.