Amministrative Catanzaro, Italia al Centro chiede “più spazio per le donne”
"Le quote rosa non sono un regalo a nostro favore, nemmeno una concessione, ma un punto in più dell'amministrazione comunale". In vista delle imminenti elezioni comunali a Catanzaro, lo hanno detto a gran voce alcune candidate nelle liste a sostegno di Valerio Donato. E lo hanno fatto nel corso dell'incontro Donne e Politica a cui, oltre a Donato, ha preso parte anche il consigliere regionale e coordinatore in Calabria di Italia al Centro, Francesco De Nisi.
"Basta parlare di quota rosa solo durante le campagne elettorali. Le donne, che vanno ascoltate sempre e comunque, non sono solo un serbatoio di voti ma un contenitore di idee da valorizzare" afferma Flora Nisticò. "Su tutte un welfare familiare concreto e reale in questa direzione. Mamme, professioniste, lavoratrici sono loro il vero motore della società moderna".
Presenti all'incontro anche Valentina Macrì, Serena Brogneri, Francesca Forte, Stefania Oliverio, Deborah Casaburi, Cristina Rotundo, Rossella Trapasso, Serena Varano. Di bella campagna elettorale, invece, ha parlato De Nisi: "Il professor Donato è il candidato da battere. Persona non avulsa dal contesto Catanzaro, in grado di dare lustro alla facoltà di giurisprudenza cittadina, darà sicuramente slancio a tutto il contesto perché la Regione va bene se va bene il capoluogo".
Approfondendo il tema dell'iniziativa, De Nisi ha evidenziato che "Flora Nisticò si candida per la sua città, portandosi dietro tutto il carico di esperienza e competenza in welfare familiare nell'ambito di una lista composita che abbraccia tutti i mondi". Nelle conclusioni, De Nisi si è detto convinto che "tutte le donne candidate con Donato faranno la differenza, assicurando un tocco in più alla futura amministrazione comunale che, sono sicuro, sarà targata Valerio Donato".
Idee chiare anche per il candidato a sindaco. "La ricostituzione a Catanzaro di una comunità politica deve necessariamente passare dal coinvolgimento delle donne. Parte integrante di organi di governo generalizzati, vanno interpellate non solo quando si parla di asili nido ma anche in materia di bilanci, servizi, personale e tributi" ribadisce sempre De Nisi.
Donato, inoltre, ha ricordato il fallimento di istituti quali le quote rosa e le commissioni pari opportunità. "Non hanno funzionato parchè non preceduti da una effettiva partecipazione alla vita politica e al confronto diretto fra tutti, anche aspro, fino all'approdo in un percorso che prevede il coinvolgimento nelle dinamiche politiche come forma di rappresentazione di un mondo nella consapevolezza, dopo il femminismo, di non rivendicare la parità ma guardare la società da una prospettiva differente".