Confcooperative, Enzo Dattolo eletto presidente di Federsolidarietà Calabria
"Nel nostro mondo l’io incontra il tu ed insieme si diventa un noi. Pertanto ci siamo rimboccati le maniche e, con immensi sacrifici personali ed economici, tutti indistintamente, abbiamo retto il sistema del welfare calabrese durante questi due anni complicati di pandemia". Questo il commento del neo-presidente di Federsolidarietà Calabria, Enzo Dattolo, insignito della carica nella giornata di ieri a seguito dell'assemblea congiunta con Federazione Sanità e ConfCooperative.
L'incontro, che si è svolto nei locali di Progetto Sud a Lamezia Terme, ha visto la partecipazione dell'assessore alle politiche sociali regionali Tilde Minasi, del presidente uscente di Federsolidarietà Calabria Pippo Peri e del presidente nazionale di Federsolidarietò Stefano Granata. In occasione del rinnovo degli organi della federazione, Enzo Dattolo - già cooperatore nella provincia di Reggio Calabria - è stato eletto per acclamazione.
"Le proiezioni per il futuro prevedono un incremento della popolazione anziana e maggiori esigenze da parte delle persone più fragili che, non trovando risposte all’interno della famiglia, tendono a rivolgere il proprio bisogno all’esterno delle stesse e, quindi, a far confluire tali esigenze verso gli organi più prossimi della pubblica amministrazione e del sociale locale" afferma ancora il neo-presidente. "Le sfide sono immani e necessitano di una risposta ferma, tempestiva e solidale. L’aumento dei costi dei beni essenziali, a cui si aggiunge l’inflazione generalizzata, hanno prodotto e producono grande preoccupazione non solo per il presente, ma ancor di più per i prossimi mesi autunnali ed invernali".
"Solo l’interazione forte tra pubblico e terzo settore può porre in essere quelle strategie da cui avviare quelle iniziative che possono portare a risvolti positivi sia in campo economico che sociale" ribadisce Dattolo. "Solo rafforzando tale legame costruttivo possiamo sperare di riuscire a dare risposte, a superare le difficoltà, a conseguire gli obiettivi che ci prefiggiamo, e rompere il falso ed illusorio protagonismo di quell’io che afferma io ci sono quasi riuscito".
"Non si cresce da soli, si diventa davvero protagonisti della storia, della nostra storia e del nostro tempo, solamente quando finalmente potremmo affermare convintamente che noi, insieme, ci siamo riusciti" conclude.