Balneazione. Incarico a stazione Dohrn, Fp Cgil: enti regionali in difficoltà e Occhiuto esternalizza?
“Mentre gli enti strumentali della Regione Calabria sono costretti ad operare al minimo delle loro forze per la mancanza di fondi e di personale, la giunta presieduta dall’On. Occhiuto concede a una Struttura come la stazione zoologica Anton Dohrn una cospicua somma di denaro pari a 1,3 milioni di euro, per ricercare le cause che rendono poco balneabile alcuni tratti di costa”.
Esordisce così una nota della segreteria regionale della Fp Cgil della Calabria e nella quale sostiene, in tal senso, che il governatore elargisca “con disinvoltura tanto denaro pubblico a soggetti non rientranti tra le amministrazioni regionali, tanto da non mostrare alcun interesse per l’ente di riferimento che, di fatto, rappresenta il ‘braccio operativo’ della Regione nel campo della tutela e della prevenzione in ambito ambientale”.
Per il sindacato, “questo modo di fare, ovvero distribuire risorse ad altri soggetti sottraendoli alle amministrazioni regionali che già necessitano di adeguati investimenti per accrescere il proprio patrimonio strumentale, organizzativo e di risorse umane, mortifica i lavoratori che agiscono con terzietà in ogni attività svolta e, soprattutto, affossa anni di lavoro e di esperienze tecniche e scientifiche portate avanti grazie a progetti finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, oggi Ministero della Transizione Ecologica, che hanno permesso ad Arpacal (l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Calabria) di dotarsi di laboratori ben più che qualificati costantemente sottoposti a rigide procedure di accreditamento e processi di inter-confronto sui metodi analitici con laboratori ambientali di prim’ordine”.
“Inoltre, l’Arpacal, sempre grazie ai fondi ministeriali e alla capacità dei propri dipendenti, è riuscita a costituire una struttura regionale di riferimento qual è Marine Strategy che collabora in modo eccellente su programmi nazionali sulla tutela del mare”, continua la segreteria regionale.
Secondo la Fp Cigl, quindi, sarebbe “singolare” affidare alla Anton Dohrn “della quale, ovviamente, non si discute la riconosciuta professionalità in materia di ricerca scientifica in biologia marina- viene precisato - bensì la capacità operativa sul territorio, avendo in Calabria una sola sede in un comune dell’alto ionio cosentino e non, invece, come Arpacal, che conta più sedi in tutte le province che consentono al proprio personale di giungere sui luoghi da investigare con evidente risparmio di tempo, denaro e con procedure collaudate e attuate il più delle volte con le Autorità preposte”.
“La cosa più sconcertante, tuttavia, è che non solo buona parte dell’accordo si basa su ricerche che l’Arpacal ha già effettuato e sono patrimonio di numerosi database, ma che pure il resto delle altre attività sono in qualche misura sovrapponibili, vedasi ad es. la ricognizione sugli impianti di depurazione per individuare le criticità che possano mitigare gli impatti sulla stagione balneare”.