Maltrattamenti in famiglia, due fermi a Lamezia Terme
Due uomini, entrambi di Lamezia Terme, sono rimasti coinvolti in due distinte operazioni di Polizia per maltrattamenti nei confronti delle rispettive mogli. Lo rende noto la Procura lametina, ricordando come l'attenzione degli agenti verso tali reati sia costante, anche grazie all'impiego del protocollo "Eva" e dell'applicativo "Scudo", che permettono di gestire le operazioni da codice rosso.
Nel primo caso, un pregiudicato del posto - P.L. - ex sorvegliato speciale e libero vigilato, già condannato in quanto ritenuto intraneo ad una cosca locale, è stato arrestato per minacce e violenze nei confronti della moglie. Nello specifico, avrebbe sottoposto la malcapitata a condotte vessatorie e prevaricatorie, con continue ingiurie, minacce e violenze fisiche. In un'occasione, l'avrebbe minacciata di morte con una motosega, mentre durante la gravidanza avrebbe minacciato di buttarla giù dalle scale. Visti i precedenti, il soggetto è stato trasferito per direttissima in carcere.
Un altro soggeto del posto - M. A. - anchesso pregiudicato è stato invece sottoposto all'obbligo di indossare il braccialetto elettronico, con divieto di avvicinamento alla convivente. Nello specifico sarebbe emerso come da anni avesse perpetrato violenze fisiche e psicologiche nei confronti della compagna. In diversi casi, anche sotto l'effetto di alcolici, l'avrebbe lasciata da sola in una località montana, a piedi, senza cellulare. In un altro caso avrebbe portato con se i figli minori senza darne alcuna notizia. Situazioni che hanno portato alla denuncia ed all'applicazione della misura cautelare.