Superbonus 110. Aziende edili calabresi sul piede di guerra: a rischio fallimento per troppi “crediti”
In Calabria, a fine 2021, il settore edile è cresciuto fino a toccare quasi quota 20.000 aziende, in aumento sia sul 2020 (+3,2%), sia rispetto all'ultimo anno pre-Covid, il 2019 (+4,4%), posizionandosi al terzo posto in Italia per tasso di crescita.
Nonostante questi dati, da Confapi Aniem e dal suo presidente regionale, Antonio Falbo, arriva il grido d’allarme: “Rischiamo il default. Potrà sembrare un paradosso e forse lo è, ma mentre un tempo si falliva per debiti, oggi si fallisce per ‘crediti’. Abbiamo i cassetti fiscali pieni di crediti, che nessuno acquista. È come avere in mano assegni a firma della Repubblica Italiana ma che di fatto sono assegni a vuoto”.
Il 3 maggio scorso a Bruxelles, Mario Draghi a proposito del Superbonus (non presente in Spagna, Francia, Germania) ha parlato di “prezzi triplicati per l’inesistenza della contrattazione in virtù di un lavoro che non viene di fatto pagato”.
In realtà esistono alcuni aspetti che determinano l’inefficienza del provvedimento: il prezziario regionale che viene applicato non è fatto dalle imprese; i prezzi sono aumentati in tutta Europa per i costi delle materie prime, la crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina e le conseguenze economiche causate dal lockdown e dalla post pandemia.
“Se oggi non si trovano più ponteggi è perché tutte le imprese edili li richiedono contemporaneamente per ultimare i lavori secondo rigide scadenze e questo comporta un aumento di richieste e di prezzi” ha proseguito Antonio Falbo.
Inoltre le continue modifiche apportate alla normativa quasi quotidianamente e inserite quasi di nascosto all’interno di decreti legge creano disagi alle molte aziende edili che vogliono ricorrere al finanziamento.
“In meno di due anni sono state sedici le modifiche mentre le regole sulla cessione dei crediti dei bonus edilizi sono cambiate quattro volte da novembre. Un caos normativo che ha messo in ginocchio tutto il settore delle costruzioni. Da novembre, infatti, è stata limitata la circolazione delle agevolazioni fiscali concesse attraverso il bonus e gli altri incentivi all’edilizia” ha dichiarato, Francesco Napoli, presidente regionale Confapi Calabria.
A questo proposito Confapi Aniem, lancia le sue proposte per evitare ulteriori problemi. “Ripristino immediato del principio della non retroattività delle norme: se quando si iniziano i lavori vigeva la norma per cui i crediti potevo cederli a chiunque e più volte, così dovrà continuare ad essere; eliminazione di tutte le scadenze e obbligo per gli enti pubblici, quali Poste Italiane, Cassa deposito e prestiti di pagare immediatamente i crediti presenti nei cassetti fiscali delle imprese edili.”