Edilizia. Nuovo Prezziario Calabria, ingegneri preoccupati: “si rischia il freno negli investimenti”

Calabria Infrastrutture

I presidenti degli ordini degli ingegneri della Calabria - Marco Saverio Ghionna per Cosenza, Romano Mazza per Vibo Valentia, Francesco Foti per Reggio Calabria e Antonio Grilletta per Crotone - hanno espresso la loro preoccupazione per il nuovo prezziario 2023 i lavori pubblici, pubblicato sul Bur qualche giorno fa.

Prezziario che secondo gli ingegneri sarebbe “lontano dall’essere una best practies, per come da alcune parti conclamato, non fosse altro per una mancata valutazione di impatto nella gestione del transitorio”, precisano evidenziando che questa mancata valutazione potrà comportare, in questo particolare periodo, un freno importante per la regolare attuazione dei tanti programmi di investimento in fiere”.

I presidenti ricordano cine che di questi aspetti la Regione ne sia stata avvertita nel corso delle interlocuzioni preliminari, osservazioni che però non sarebbero state prese in considerazione: “giova ricordare - puntualizzano Ghionna, Mazza, Foti e Grilletta - che il Prezziario Regionale è uno strumento fondamentale in uso principalmente ai progettisti e ai Direttori dei Lavori e non già e non solo un adempimento amministrativo per l’Ente Regionale o di sostenibilità del mondo delle imprese”.

Le criticità ed i problemi che secondo i progetti sarebbero introdotti dall’adozione del nuovo Prezzario dei Lavori Pubblici della Calabria si riassumerebbero, in pratica, nella impossibilità di eseguire il rapido aggiornamento dei prezzi tramite applicazioni informatizzate, cioè coi software tecnici di contabilità; in una “diffusa mancata corrispondenza fra voci di capitolato e voci di elenco prezzi 2023, in termini di forniture, lavorazioni, metodologie di lavorazione, ecc”; infine, nella irreperibilità nel nuovo prezzario di articoli presenti nell’omologa edizione del 2022 ed in quelle precedenti.

Per i rappresentanti degli ingegneri, dunque, basterebbe solo questo per far capire come, “se si vuole perseguire un corretto rapporto efficacia/efficienza nella realizzazione e messa a terra delle tante risorse disponibili, non si si può continuare a procedere avendo solo come faro la natura economica di attività né tantomeno il rispetto di scadenze tout court, in completa assenza della tutela delle prerogative della azione tecnica e tecnico contabile che ne rendono attuabile la eventuale gestione”.

Per questo gli Ordini hanno scritto formalmente al Direttore Generale del Dipartimento dei Lavori Pubblici della Regione Calabria, sollecitando l’avvio, nel più breve tempo possibile, di un sistema di gestione del transitoriorealmente condiviso nell’interesse di tutte le parti interessate e soprattutto capace di una agevolare una corretta e sostenibile azione attuativa”, concludono Ghionna, Mazza, Foti e Grilletta.