Spezzano. Casa di Comunità su terreno privato, comitato presenta esposto alla Corte dei Conti
A seguito della delibera del 23 maggio scorso della Giunta comunale di Spezzano Sila, nella quale l’ente ha manifestato la volontà di procedere all’acquisizione di un terreno a titolo oneroso, nel centro urbano, allo scopo di realizzarvi la Casa di Comunità, il presidente del “Comitato per la Casa di comunità silana”, Francesco Caruso, ha presentato un esposto nei confronti del Comune di Spezzano della Sila alla Procura regionale della Corte dei Conti ed alla sezione regionale di Controllo, diffidando anche la Regione Calabria, l’Asp di Cosenza e l’Agenas a dare una “corretta e puntuale esecuzione” al Pnrr e a non allocare le risorse per la realizzazione della Casa di Comunità.
Negli atti viene sottolineato che la realizzazione di quest’ultima struttura “non solo significherebbe discriminare ingiustamente i cittadini dell’altopiano silano senza aggiungere nulla a quelli della presila, dove verrà realizzata la struttura di Casali del Manco, due km distante, ma - sostengono dallo stesso Comitati - è uno sperpero di denaro pubblico e che, quindi, la volontà del Comune di Spezzano della Sila è totalmente incompatibile con i principi regolatori dell’azione amministrativa ossia i principi di economicità, efficienza e imparzialità della pubblica amministrazione”.
“L’intento del Comune … di costruire ex novo la struttura su di un terreno di proprietà di un privato, da acquisire a titolo oneroso - si legge nell’esposto - comporterebbe inevitabilmente uno spreco di denaro pubblico, un inutile sperpero di soldi laddove, a seguito di un bilanciamento di interessi e di circostanze, si dovrebbe preferire la soluzione meno dispendiosa, più efficace ed efficiente”.
Al contrario “utilizzare una struttura che è già di proprietà dell’Azienda Sanitaria Provinciale, che rispetta i requisiti imposti, che è situata a Camigliatello Silano, frazione di Spezzano Sila, località da considerarsi nevralgica per tutte le realtà rurali limitrofe, allo sbocco di una strada provinciale molto frequentata, sarebbe oltre che la scelta più efficace anche più efficiente.”
E, si sottolinea: “Non si comprende, infatti, la logica di una tale deliberazione sulla base della quale si preferisce affrontare una cospicua spesa per una nuova costruzione, a discapito anche delle esigenze di celerità dell’intervento, piuttosto che utilizzare una struttura già esistente e di proprietà dell’Asp (si ripete: con nota prot. n. 540169 del 15 dicembre 2021, il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria ha fatto esplicita richiesta alle cinque Aziende sanitarie provinciali del Servizio sanitario regionale di individuare e proporre i siti idonei per la realizzazione dei sopra citati interventi, da rinvenire tra gli edifici pubblici, di proprietà o comunque nella disponibilità dell’Azienda, da destinare alle suddette finalità”.