Italia del Meridione, nominato il vice-segretario federale: è Giuseppe Perri
Nei giorni scorsi, presso la sede romana del movimento politico Italia del Meridione, è avvenuta la nomina nel comitato esecutivo di Giuseppe Perri, in qualità di vice segretario federale. Originario di San Giovanni in Fiore ma romano di adozione, esperto in consulenza finanziaria corporate, già responsabile zonale della Udicon, impegnato attivamente in politica da sempre, Perri ha accettato la nomina con grande entusiasmo: "Ringrazio il movimento, tutto il direttivo, nonché il fondatore Orlandino Greco, per la fiducia accordatami. Oggi è per me un giorno memorabile. Questo vostro alto atto di fiducia mi riempie di orgoglio ma al contempo m’impone di concentrare tutta la mia passione sullo sviluppo e la crescita di questo grande progetto che è IdM".
Il neo vice segretario ha poi affermato: "credo che non ci sia nessun dubbio, l’Italia del Meridione deve essere il punto di partenza, per un cambio di passo dell’intero Paese, anche nell'ambito di una visione europeista, che non vuol dire dipendentista. Il meridione d’Italia dovrà essere d’esempio, attraverso il nostro programma politico, per tutte le realtà del sud dell’Europa. E di questo siamo tutti consapevoli!" aggiunge Perri. "Il sud d’Europa oggi rappresenta l'unica strada per lo sviluppo economico, è strada di integrazione sociale, è un laboratorio a cielo aperto. Non possiamo stare più a guardare e ad attendere che altri possano stabilire il futuro dell’Italia del sud".
"Tutto ciò è paradossale ed anacronistico davanti ad un sistema Italia che vede, a partire da Roma fino ad arrivare al nord Europa, la gente del sud Italia ed Europa apportare cambiamenti, dirigere imprese nazionali ed internazionali, imporsi nei più disparati settori" conclude Perri. "Se è vera, quindi, la profezia del grande abate Gioacchino da Fiore, nemo profeta in patria, vorrà dire che oggi le condizioni sono mature affinché tutti insieme, in nome dell’unione dell’Italia, con coraggio ed umiltà, partendo dalle istanze dei territori e dai bisogni reali delle comunità, dobbiamo indirizzare il Paese verso un cambiamento generale".