Rende. Rapine ed estorsioni a giovanissimi, arrestati due ragazzi di 21 e 22 anni
Due giovani rispettivamente di 21 e 22 anni sono stati messi ai domiciliari dai Carabinieri della compagnia di Rende, su ordine della Procura di Cosenza che gli contesta i reati di rapina ed estorsione.
La vicenda che ha portato al loro arresto parte da alcune denunce sporte tra maggio e giugno scorsi su dei singoli episodi di richieste illecite di denaro, talvolta aggravate dall’utilizzo di armi, nei confronti di soggetti della cosiddetta fascia “debole”, ovvero o molto giovani o diversamente abili.
Alle denunce si erano poi aggiunte una serie di segnalazioni, spesso anonime, avvenute su delle testate giornalistiche locali per fatti gravi ed allarmanti di stesso tenore.
L’ipotesi degli investigatori è che i due ragazzi sarebbero stati soliti avvicinare le vittime, quasi sempre giovani, con l’inganno di una richiesta d’aiuto, per poi pretendere da loro del denaro minacciandole verbalmente e, a volte, anche con l’utilizzo di armi.
In una circostanza i due avrebbero brandito una bottiglia rotta e minacciato un minorenne dicendogli che, nel caso non gli avesse dato i soldi che aveva con se sarebbe stato ucciso e che non avrebbe più potuto giocare a calcio, essendo gli stessi a conoscenza dell’indirizzo di dove abitava.
In un altro episodio invece, avrebbero avvicinato una ragazza alla quale, estraendo dalla tasca una coltello con la lama di 4/5 cm, avrebbero chiesto 5 euro.
L’indagine eseguita dai militari attraverso la visione di alcune telecamere, l'analisi delle testimonianze dirette di chi ha assistito alle aggressioni e alle minacce, nonché ai riconoscimenti fotografici delle vittime, ha permesso di identificare e ritenere dunque gli arrestati come gli autori di questi fatti.