Futura Umanità, dibattito della Filcams Cgil su accoglienza ed integrazione
"Noi siamo gli ultimi del mondo. Ma questo mondo non ci avrà. Noi lo distruggeremo a fondo. Spezzeremo la società". Citando la canzone L’Internazionale di Franco Fortini, apre il suo intervento Giuseppe Valentino, segretario generale Filcams Cgil Calabria e fra gli organizzatori dell’iniziativa.
Nei giorni scorsi a Roccella Jonica al Castello Carafa istituzioni, associazioni e la Cgil si sono uniti per dialogare dell’umanità che vorremmo: senza guerra, senza discriminazioni, senza odio. Un dibattito collettivo sul ruolo dell’Europa e sul suo destino in un momento difficile per le sorti dell’intero pianeta. Lo scopo? Essere promotori di pratiche di accoglienza e sviluppare percorsi di pace per il Mediterraneo e per il mondo intero; porre in luce il tema della pace tra i popoli e della solidarietà internazionale. Il nuovo ordine mondiale tra pandemia e guerra richiede un continuo lavoro per il rafforzamento di un’agenda sindacale europea globale e progressista e a Roccella Jonica si è dato il via ad una serie di iniziative per ribadire questo messaggio e non restare a guardare.
Presenti all’iniziativa Samantha Caridi, segretaria confederale Cgil Reggio Calabria-Locri; Gregorio Pititto, segretario generale Cgil Reggio Calabria-Locri; il sindaco di Roccella Jonica Vittorio Zito; Michelangelo D’Ambrosio, president Slow Food Calabria; Isidoro Napoli; presidente Jimuel Internet Medics for Life Internet; Filippo Sestito, presidenza Arci Nazionale; Mario Vallone, comitato nazionale Anpi e Salvatore Marra, responsabile politiche internazionali CGIL nazionale.
"Da Roccella è partitoun messaggio di solidarietà" ha sottolineato Salvatore Marra, responsabile delle politiche internazionali della Cgil. "È un momento difficile, siamo circondati da una guerra, le bombe continuano a cadere mentre in Italia siamo alle prese con una crisi di governo che non ci deve distrarre, ma convincere a fare quello che un grande sindacato come la Cgil fa da sempre, cioè aprire le proprie porte e creare le condizioni di lavoro e di accoglienza per tutti, a prescindere dai paesi di provenienza.
Particolarmente toccante l’intervento di Doa e Zaccaria, due ragazzi siriani rifugiati politici a Camini. "Ci hanno resi fieri di essere calabresi, raccontando la loro vita, raccontando la loro esperienza al centro operativo Jungi Mundu" chiosa Michelangelo D’Ambrosio, presidente Slow Food Calabria. Jungi Mundu, in dialetto calabrese 'Unire il Mondo' è il programma di accoglienza e e integrazione promosso da Servizi Eurocoop Società Cooperativa Sociale, che di fatto dimostra come sia possibile dar vita ad una società cosmopolita ed internazionale, fondata su solidarietà e condivisione, ed allo stesso tempo donare una crescita reale e significativa, sociale ed economica, a piccoli borghi, come Camini, sull’orlo dell’estinzione.
"È stata un’iniziativa importante, un primo passo verso altre azioni che si possono fare per non restare a guardare" conclude Giuseppe Valentino. "Non dimentichiamo che ancora la guerra è in corso, che la scena italiana ed europea sono dominate ancora oggi da politiche e leggi sull’immigrazione razziste ed inappropriate. La Cgil continuerà a lavorare in questa direzione perché dove c’è la guerra e dove appunto ci sono divisioni non c’è spazio per il lavoro e per i diritti".