Inchiesta “Nuova Linea”. Cgil: urgente azione per liberare dalla ‘ndrangheta il mondo del lavoro

Reggio Calabria Attualità

L’inchiesta ‘Nuova linea’ (QUI), condotta dal Reparto operativo dei carabinieri di Reggio Calabria, non lascia spazio a dubbi: le concessioni demaniali previste nel piano spiaggia di Scilla erano decise dalla ‘ndrangheta. L’azione della ‘ndrangheta pervade, purtroppo, non solo il mercato del lavoro, come emerge anche da quest’ultima inchiesta, ma le istituzioni, ribaltando le regole democratiche ed influenzando negativamente l'intero contesto sociale, con risvolti avversi e penalizzanti per il mondo economico, produttivo e del lavoro”.

Commentano così l’inchiesta scattata ieri nel reggino Gregorio Pititto e Samantha Caridi, Segretari generale rispettivamente della Cgil e della Filcams Reggio Calabria-Locri.

Secondo la Cgil, dunque, è necessaria “un’azione concertata a sostegno della Magistratura per combattere e debellare l’ingerenza della malavita nel mercato del lavoro calabrese e negli enti pubblici”.

“Dopo il processo Gotha (QUI), nel quale ci siamo costituiti parte civile – sottolineano ancora i due dirigenti sindacali - siamo sempre più convinti che occorre una vasta mobilitazione sociale, con il Governo protagonista, ed interventi specifici per liberare non solo la Calabria, ma l’Italia intera, dal ricatto della ‘ndrangheta e dallo scambio politico-mafioso”.

“Non si può restare a guardare, il mondo del lavoro, e non solo, ha bisogno del nostro sostegno, la lotta alla criminalità organizzata dev’essere continua, costante e senza paura”, concludono Pititto e Caridi.