Scout. Il Gruppo Assoraider torna al campo estivo nel Parco Lardone
Dopo due anni senza effettuare alcuna attività a causa della pandemia, 56 tra piccoli scout, capogruppo e capi branca, hanno finalmente potuto trascorrere una settimana all'insegna del divertimento e del contatto con la natura, usufruendo della struttura immersa nel cuore del parco nazionale della Sila, nel Comune di Aprigliano, “Casal Lardone”.
Un caloroso ringraziamento, pertanto, lo ha voluto indirizzare all’azienda Calabria Verde, nella persona del Commissario Straordinario dell'azienda, Giuseppe Oliva, il presidente Alfonso Fratto della Sezione Scout Assoraider Aps di Catanzaro, appartenente alla Parrocchia San Massimiliano Maria Kolbe del quartiere Barone, per la concessione all’utilizzo del fantastico parco con la struttura.
Un edificio storico di rara bellezza, imponente, immerso in un parco di gran fascino, con un patrimonio faunistico e naturalistico spettacolare, con il grande richiamo che proviene dagli alberi monumentali quali le due famosissime sequoie della specie gigante che sorgono accanto ad un abate greco anch'esso monumentale.
“Non posso che ringraziare dal profondo del cuore l'azienda Calabria Verde - ha detto Alfonso Fratto - che ci è venuta incontro senza farci perdere tempo in trafile e procedimenti burocratici, con un plauso anche agli operatori che lavorano all'interno della struttura, disponibili e premurosi in ogni momento in cui abbiamo avuto bisogno di "ciceroni" nel guidarci attraverso le bellezze che offre questo incantevole parco”.
Non avrebbe potuto esserci location migliore, in effetti, per terminare l’anno scout che ha avuto inizio con non poche difficoltà dovute alle restrizioni per la pandemia.
L'azienda ha messo a completa disposizione di lupetti, esploratori e rover la meravigliosa struttura che ha permesso di svolgere la suggestiva cerimonia di apertura delle attività, avvenute intorno a un grande fuoco e sotto un incantevole cielo stellato, offuscato a volte da una luna imponente.
Durante la settimana, il gruppo, ha svolto numerose attività, tra le quali giochi, canti e preghiera con la presenza anche di don Giovanni Scarpino.
Il gruppo ha inoltre usufruito degli immensi locali della struttura per accogliere di notte i lupetti, i piccoli del gruppo, che di regola non possono dormire all'aperto nelle tende, e ha garantito l'uso delle proprie cucine per preparare pranzo e cena.