Carabinieri. Nella Piazza D’Armi della Scuola reggina il Giuramento degli allievi del 140° corso
Giuramento Solenne degli Allievi Carabinieri del 140° Corso formativo, intitolato alla Medaglia d'Oro al Valor Militare Alberto La Rocca (encomiabile figura del Fronte Clandestino di Resistenza dell’Arma).
Nel pomeriggio, alle 18.30, nella Piazza d’Armi della Scuola “Fava e Garofalo”, gli Allievi, nella tradizionale uniforme storica, hanno prestato il solenne Giuramento di fedeltà alla Patria, alle sue leggi e alle Istituzioni del Paese, dinanzi alla Bandiera d'Istituto - concessa alla Scuola di Reggio Calabria il gennaio 2004.
La cerimonia, che per la prima volta dopo la pandemia ha visto la partecipazione dei parenti, si è svolta alla presenza del Comandante Interregionale “Culqualber”, il Generale di Corpo di Armata Riccardo Galletta, del Comandante della Legione Allievi Carabinieri, il Generale di Divisione Carlo Cerrina, del Sindaco della Città Metropolitana Paolo Brunetti, del Prefetto Massimo Mariani, dei vertici della Magistratura e delle massime autorità militari e civili locali.
Durante l’evento, allietato dalla Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri “Campania”, le autorità presenti hanno apposto gli Alamari a una rappresentanza di Allievi della Scuola, distintisi per particolari meriti scolastico-addestrativi.
Il Comandante della Scuola Allievi, Colonnello Alessandro Magro, ed il Generale Cerrina, nel corso dei loro interventi hanno rimarcato l’importanza del giuramento, momento carico di emozione e significato, considerato il più significativo nella carriera di un militare, perché suggella una vera e propria scelta di vita, fatta di impegno, disciplina ed onore, per il bene comune e per la difesa e tutela dei cittadini.
La Scuola Allievi di Reggio Calabria, strutturalmente e logisticamente tra le più grandi d'Italia, ha oggi assunto un ruolo di fondamentale importanza nell’Organizzazione Addestrativa dell'Arma, ponendosi come vero e proprio "polo d'eccellenza" nel Sud del Paese per la formazione.
Un ruolo, quello dell’Istituto militare dello Stretto, sempre più centrale nell'ambito della formazione dei futuri operatori di polizia, nella loro duplice veste di tutori dell'ordine e militari delle Forze Armate, sensibili ed attenti alle istanze che provengono dalle varie parti del territorio nazionale ed internazionale.