Unione Comuni della Riviera dei Cedri, Alfano (Idm): “Rompere i campanilismi”

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Annalisa Alfano

"Da quando Giovanni Servidio un mese fa ha lanciato un appello rivolto a tutti i sindaci del territorio ad un confronto sull'istituzione dell'Unione dei comuni della Riviera dei Cedri si è creato un dibattito politico interessante. Sono particolarmente compiaciuta del grande eco che la cosa abbia suscitato, stimolando l’intervento da più parti e da molti rappresentanti istituzionali e politici". Questo il commento di Annalisa Alfano, segretaria provinciale di Italia del Meridione nonché vicesindaca di Scalea.

"L'unione dei Comuni della Riviera dei Cedri è un'idea di cui si discute da tempo ma finora non è stata concretamente e tecnicamente supportata. Il fatto che oggi se ne parli nuovamente, e con convinzione, è sintomo di consapevolezza e responsabilità maturate nei confronti di un territorio ricco di potenzialità che necessitano di essere valorizzate e ottimizzate" prosegue. "Il ricorso ad una forma associativa, come l'unione dei comuni, nel pieno rispetto, quindi, delle identità e autonomie locali, consentirebbe al territorio uno sviluppo economico e sociale tale da mettere l'alto Tirreno nelle condizioni di offrire tutti quei servizi che oggi mancano o risultano insufficienti".

"Questo perché ciascun ente è chiamato a fare i conti con le risorse, umane ed economiche, disponibili che, purtroppo, in molti casi non sono adeguate a soddisfare le reali esigenze dei comuni. Ma non solo, ciò permetterebbe di mettere in rete diverse altri aspetti, come quello della programmazione turistica e dell’ospitalità, rispondendo così a quelle esigenze di un mercato turistico che chiede sempre più qualità e s’indirizza verso mete che offrano un ampio ventaglio di offerte, che non si limita soltanto, nel periodo estivo, al mare ma che si integra con il resto del comprensorio, portando il turista/viaggiatore a scoprire le ricchezze di un territorio di area vasta come quello, appunto della Riviera dei Cedri" afferma ancora l'Alfano. "A questo si aggiunga il progetto di una rete integrata di servizi sulla mobilità, che garantirebbe di rispondere in maniera funzionale e ottimale a quel gap nei trasporti che ancora incide negativamente sullo sviluppo di molte aree".

"Idm aveva lanciato, in passato, l’idea dello sviluppo di una metro leggera, che consentirebbe un collegamento diretto tra i comuni della costa e l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme e attraverso la gestione integrata dei servizi potrebbe anche questo trovare compimento" ricorda. "Italia del Meridione è da sempre proiettato ad alimentare il dibattito politico proponendo buone prassi e pratiche, in una condivisione d'intenti che possano valorizzare i territori proprio nelle loro peculiarità, salvaguardandone quindi identità e storia ma superando, però, campanilismi ed egoismi che non fanno altro che nuocere e rallentare crescita e sviluppo. Bene che se ne parli ma, ora, bisogna agire instaurando un tavolo tecnico di confronto sulle modalità e le azioni da intraprendere".