Più voli da e per la Calabria. Soddisfazione del presidente del consiglio regionale Mancuso
"Se vogliamo far volare la Calabria, dobbiamo assicurare più voli nazionali e internazionali per i nostri tre scali. Che è quanto la Regione sta energicamente facendo. La rilevanza del settore aeroportuale del Mezzogiorno e in particolare della Calabria, costituisce un elemento cardine, sia per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini che per la crescita e la competitività del Paese nello scenario mondiale". Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso che aggiunge: "E’ apprezzabile, in tal senso, la convocazione della Conferenza dei servizi riguardante i voli tra lo scalo di Crotone e i principali aeroporti nazionali, indetta dal presidente Occhiuto con caratteri decisorio e comunicata a tutte le Amministrazioni coinvolte, affinché formulino preventivamente le loro determinazioni relative alla proposta sugli oneri di servizio pubblico".
Stesso apprezzamento Mancuso riserva per la richiesta da parte del Presidente della Regione al ministro Giovannini - al fine di garantire la continuità territoriale nelle aree che insistono nel bacino di utenza dell’aeroporto di Reggio Calabria e i principali scali nazionali - di poter indire e presiedere la Conferenza finalizzata a definire le caratteristiche degli oneri di servizio pubblico da imporre sui collegamenti aerei da e per l’aeroporto".
Il presidente Mancuso considera, inoltre, importante “la disponibilità della Regione di individuare risorse aggiuntive a quelle disponibili presso Enac, per fronteggiare gli oneri di servizio pubblico con cui garantire a questa parte del Mezzogiorno la possibilità di spostarsi con pari opportunità, accedendo a un servizio che garantisca condizioni economiche e qualitative uniformi".
Ad avviso del presidente Mancuso: "Il settore aeroportuale è un asset essenziale per lo sviluppo sociale ed economico della Calabria, che possiede un sistema aeroportuale in grado di dare una reale competitività funzionale ad un’area geografica sempre più strategica all’interno del bacino del Mediterraneo".