Le priorità per lo sviluppo del territorio secondo Confindustria Crotone

Crotone Attualità

"In questi anni di emergenze sanitarie, geopolitiche ed economiche, le imprese, i lavoratori, le comunità sono sottoposte ad un forte stress mai sperimentato dal secondo dopo guerra in poi. Le recenti dimissioni del Governo purtroppo aprono la strada ad ulteriori incertezze che in piena fase attuativa del Pnrr ed alla vigilia dell’approvazione della legge di bilancio rendono ancora più fragile il contesto in cui ci muoviamo". Così Mario Spanò, Presidente di Confindustria Crotone, apre una riflessione su imprese e territorio.


Per il consiglio direttivo di Confindustria Crotone, riunitosi nei giorni scorsi, è indispensabile continuare a mantenere la barra dritta su obiettivi concreti. "Siamo convinti che l’unico modo per costruire sviluppo e generare progresso è il dialogo continuo e responsabile tra tutti gli attori del territorio ed ai vari livelli. Un dialogo operoso, non un mero esercizio di retorica, ma la premessa necessaria perchè ognuno di noi, nei ruoli ricoperti, ponga in atto quei processi e quelle azioni necessarie per affrontare le tante sollecitazioni a cui imprese e territori sono sottoposti". Infrastrutture, ZES, Aree industriali 4.0, Pubblica amministrazione. Su questi temi, in stretto raccordo con Unindustria Calabria, Confindustria Crotone concentra la sua attenzione.


"Il tema delle infrastrutture è prioritario e strategico per generare una crescita duratura e sostenibile. Sulle infrastrutture, sulle reti e i nodi, i tempi ci sembrano maturi per raggiungere alcuni risultati concreti. Quanto scritto nel Def a proposito degli interventi sulla Statale 106 jonica ci sembra un punto di partenza importante che deve trovare un approdo nella prossima legge di bilancio con l’impegno di risorse per realizzare il nuovo tracciato, Sibari-Crotone, a 4 corsie. Siamo appena all’inizio di un cammino molto impegnativo che deve vedere tutte le forze in campo, politiche, istituzionali e sociali, lavorare nella stessa direzione anche sul completamento della linea ferroviaria ionica, sulla valorizzazione del Porto e dell’Aeroporto di Crotone, in un'ottica di sistema" sottolinea Spanò.


Per Confindustria Crotone sul versante jonico calabrese, strade e ferrovie devono consentire collegamenti efficienti e sostenibili con i nodi portuali ed aeroportuali, per favorire una mobilità sicura e veloce di persone e merci, in raccordo con il Corridoio europeo sul versante tirrenico. "Sulle infrastrutture è necessario perseguire una visione di sistema. Reti, nodi, infrastrutture. Queste ci sembrano premesse indispensabili per fare della Zes un concreto strumento di attrazione di nuovi investimenti".


Aree industriali 4.0: per Confindustria Crotone è il tema più delicato. "Le imprese hanno bisogno di aree industriali attrezzate e funzionanti. Nell’area industriale di Crotone il traguardo è ancora lontano. È emblematica la triste vicenda della condotta dell’acqua gestita dal Corap, costruita negli anni settanta, vetusta, violata da allacci abusivi, che ogni estate, a causa di perdite continue, costringe alla sete aziende, famiglie, operatori turistici. È difficile far capire a chi investe nel territorio che, nonostante il Pnrr dedichi una Missione anche alla tutela della risorsa idrica, appostando milioni di euro, a Crotone non si riesca a programmare e realizzare un intervento definitivo su una condotta dell’acqua. Stiamo per questo sollecitando la Regione, impegnata a dare operatività alla neo costituita Autorità unica regionale per i rifiuti ed i sistemi idrici, a dare risposta al territorio su questa vicenda".


La bonifica dell’ex area industriale rimane un obiettivo strategico. "Nel nostro convegno di maggio scorso abbiamo rivolto a Regione, Provincia e Comune l’appello ad un impegno forte, determinato e congiunto per essere interlocutori risolutori delle questioni ancora aperte. La bonifica non deve fermarsi" dichiara sempre Spanò.


Pubblica Amministrazione: "Crediamo che le riforme previste nel PNRR e gli investimenti in digitalizzazione della complessa macchina amministrativa saranno utili per velocizzare i processi e migliorare le competenze delle risorse umane impegnate negli uffici pubblici. Le ingenti risorse messe a disposizione delle amministrazioni locali nei prossimi 10 anni possono essere una grande occasione per restituire dignità ai territori, con servizi ed opere per le comunità. Serve però che cresca nella pubblica amministrazione la cultura del project management, basata sulla pianificazione, l’esecuzione ed il controllo di tutti i processi. Come più volte ribadito dal Presidente di Confindustria, ci interessano prima di tutto le riforme, i cambiamenti cioè strutturali per rafforzare la spina dorsale del paese, in ogni sua declinazione territoriale e la qualità delle competenze di chi gestisce la macchina amministrativa. Questo è indispensabile per diventare resilienti e affrontare gli anni, sicuramente complessi, che abbiamo ancora davanti" conclude Spanò.