Ispezioni dei Nas nel reggino: sequestrati 400 chili di alimenti, diverse le carenze igieniche

Reggio Calabria Cronaca

Oltre 400 chili di alimenti sequestrati e multe per 25 mila euro elevate ad una serie di attività dove sono state accertate delle gravi carenze igienico-sanitarie.

È questo il risultato di una vasta operazione eseguita dai Carabinieri del Nas di Reggio Calabria tra il capoluogo dello Stretto, e le coste jonica e tirrenica della stessa provincia.

In particolare, in un lido balneare sul lungomare di Pellaro, durante l’ispezione delle cucine, i militari hanno sequestrato 50 kg di prodotti ittici e uova senza qualsiasi certificazione sull’origine.

Nella stessa località, in una gelateria, i sigilli sono scattati per altri 50 kg di alimenti di cui il titolare del locale non ha saputo giustificarne la provenienza.

A Reggio Calabria, in altro stabilimento balneare, sequestrati invece 15 kg di formaggi e salumi di cui si sconosceva l’origine.

Inoltre, in alcuni ristoranti, esercizi commerciali e lidi balneari di Ardore, Siderno, Bagnara Calabra, Villa San Giovanni e Locri a conclusione delle ispezioni sono stati sottoposti a sequestro circa 350 kg di pesce, carne, salumi e preparati vari senza indicazioni su origine ed ingredienti, oltre che conservati in locali con carenze igienico-strutturali, se non senza alcuna tracciabilità o etichettatura.

In pieno centro del capoluogo dello Stretto, invece, i NAS hanno scovato un mini market etnico senza qualsivoglia autorizzazione e quindi abusivo; a carico del titolare, un 39enne nigeriano, l’Asp locale ha emanato immediatamente un’ordinanza di sospensione dell’attività.

Il Nucleo Anti Sofisticazione ha poi eseguito ispezioni e controlli in studi medici, cliniche e case di riposo e case famiglia. Due di queste ultime, a Reggio Calabria, sono state chiuse dalle Autorità competenti, su segnalazione dei militari, una per maltrattamenti e l’altra per gravi irregolarità, provvedimenti già balzati alla cronaca nelle scorse settimane.

I titolari delle attività ispezionate, segnalati all’Asp provinciale, sono stati diffidati a ripristinare in breve tempo le carenze igienico-strutturali riscontrate. Gli alimenti sequestrati dovranno essere distrutti da aziende specializzate.