Soveria Simeri. Una statua per l’ultima magara processata per stregoneria

Catanzaro Tempo Libero

A Cecilia Faragò, l’ultima donna processata per stregoneria nella storia dell’umanità, tra i probabili Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria, sarà dedicata una statua.

A consegnare a futura memoria lo straordinario esempio di coraggio, ostinazione, caparbietà contro il pregiudizio sarà proprio il comune di Soveria Simeri, centro dell’entroterra della provincia di Catanzaro, teatro nel ‘700 di questa esclusiva vicenda che ha cambiato per sempre il corso della storia: all’esito del processo, il Regno delle Due Sicilie aboliva il reato di stregoneria, seguito dagli altri regni d’Italia, venendo cancellato quindi in tutt’Europa e nel mondo.

Un volto per Cecilia, la donna che con il suo coraggio cambiò il corso della storia. È, questo, il tema filo conduttore dell’evento che sarà ospitato lunedì 22 in piazza del Calvario.

Fissato per le 18,30, al momento di confronto ed approfondimento sulla figura di Cecilia Faragò, l’ultima magara, dopo gli indirizzi di saluto del Sindaco Mario Amedeo Mormile, interverranno Marco Grande, docente di diritto processuale penale presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro, Giuseppe Ionà, consigliere comunale di Soveria Simeri con delega alla cultura, Giusy Samantha Voce autrice della tesi di laurea I Marcatori Identitari Distintivi come leva strategica per i nuovi turismi.

Il caso, il mito e lo storytelling di Cecilia che riporta ufficialmente la definizione dei MID e degli Eventi Identitari Distintivi (EID) formulata e promossa sin dal 1997 da Lenin Montesanto che, invitato dall’Amministrazione Comunale nel suo ruolo di Project Manager della Cabina di regia regionale sui Marcatori Identitari Distintivi (MID) concluderà la serie di interventi sul valore turistico ed economico dei MID, cuore di Calabria Straordinaria, il progetto-quadro di comunicazione strategica e di riposizionamento nazionale ed internazionale dell’immagine complessiva della regione attraverso l’individuazione di un nuovo storytelling turistico che ha come suo algoritmo di declinazione e metodo di analisi lo studio, la mappatura, la valorizzazione e, infine, la proiezione socio-economica interna ed esterna dei Marcatori Identitari Distintivi.

La statua di Cecilia Faragò, realizzata dal maestro Alfredo Piacente, sarà scoperta in piazza Porta dello Zefiro alle 19,40. Seguirà, alle 20, la consegna delle borse di studio ai ragazzi della quinta elementare e terza media. Alle 20,30 si terrà l’apertura degli stand con prodotti enogastronomici a km0 e alle 21,30 lo spettacolo danza di fuoco.

CHE ERA CECILIA

Donna di grande forza e determinazione, Cecilia Faragò potrebbe essere considerata una vera eroina. Contribuì con la sua impresa giudiziaria ad abolire il reato di stregoneria. La donna di Soveria Simeri (Cz) fu l’ultima fattucchiera ad essere incarcerata e processata. Condusse una delle battaglie tra le più significative contro il pregiudizio.

La sua lotta concorse a scalfire profondamente una mentalità governata dalla superstizione e dall’ignoranza. Di questa vicenda così esemplare rimane però una unica traccia: la memoria difensiva del processo ripreso da Mario Casaburi nel libro “Cecilia Faragò, l’ultima fattucchiera”.

All’esito del processo, il Regno delle Due Sicilie aboliva il reato di stregoneria, seguito dagli altri regni d’Italia, venendo cancellato quindi in tutt’Europa e nel mondo.