Omicidio Stradale a Mirto Crosia: indagato passa dal carcere ai domiciliari

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Il Tribunale della Libertà di Catanzaro, accogliendo la richiesta avanzata dagli avvocati Alfredo e Gianluigi Zicarelli, ha scarcerato il 36enne romeno che era alla guida dell’Audi A3 scontratasi con la Daewoo Matiz su cu viaggiava, a fine luglio scorso, una donna 73enne poi deceduta per le ferite riportate (QUI). I magistrati hanno anche disposto la sostituzione della misura cautelare in carcere a suo carico con quella degli arresti domiciliari.

Come si ricorderà, l’auto dell’indagato, ha impattato con la vettura della pensionata, sulla Statale 106, a Mirto Crosia. L’uomo - secondo quanto appurato dai carabinieri e dalla Polizia Locale grazie alle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona dell’incidente - dopo lo scontro sarebbe fuggito senza prestare soccorso alla donna e facendo perdere le sue tracce.

Successivamente era stato fermato e portato in carcere con l’accusa di omicidio stradale in quanto era stato accertato guidasse alla velocità di 124 Km/h, condotta aggravata dalla guida senza patente e dall’essere fuggito dal luogo del sinistro, oltre alla contestata omissione di soccorso e per non aver moderato la velocità in presenza di un attraversamento pedonale.

Il 36enne era stato portato in carcere in quanto gli inquirenti avevano evidenziato e valorizzato un possibile pericolo di fuga. Nei giorni scorsi, però, a seguito di una istanza proposta dagli avvocati Zicarelli, gli è stata revocata la misura e gli sono stati concessi, appunto, i domiciliari; tra le varie argomentazioni, la sua difesa ha messo in evidenza e documentato l’insussistenza del pericolo di fuga.

I legali, inoltre, anche con l’ausilio dell’Ing. Fabrizio Coscarelli, hanno contestato radicalmente le conclusioni sulla dinamica del sinistro emerse in sede di indagini, con particolare riferimento anche alla velocità di marcia tenuta dal proprio assistito.