Mirto-Crosia, pensionata morta dopo incidente: indagato torna libero

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Il Gip del Tribunale di Castrovillari, accogliendo la richiesta avanzata degli avvocati Alfredo e Gianluigi Zicarelli, ha revocato gli arresti domiciliari ad un 36enne romene coinvolto in un incidente mortale avvenuto a Mirto-Crosia nell’estate scorsa.

L’indagato, dapprima condotto in carcere, era stato successivamente scarcerato dal Tribunale della Libertà su istanza dei suoi difensori e sottoposto ai domiciliari, con la successiva autorizzazione a poter lavorare fuori Regione.

I fatti risalgono al 28 luglio del 2022 allorquando l’auto Audi A3 su cui viaggiava, si scontrò con la Daewoo Matiz con a bordo una pensionata di 73 anni che morì successivamente per le ferite riportate nell’impatto, avvenuto sulla Statale 106 nell’are di Mirto Crosia (QUI).

L’uomo, secondo quanto relazionato dai Carabinieri e dalla Polizia Locale, grazie alle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, dopo lo scontro sarebbe fuggito senza prestare soccorso alla vittima facendo perdere le sue tracce.

Successivamente, a seguito delle ricerche, venne fermato e condotto in carcere con l’accusa di omicidio stradale (QUI) in quanto era stata accertata una velocità di punta di 124 Km/h, condotta aggravata dalla riscontrata guida senza patente e dall’essere fuggito dal luogo del sinistro, oltre alle ulteriori contestazioni di omissione di soccorso e del non aver moderato la velocità in presenza di un attraversamento pedonale.

La massima misura della custodia in carcere venne applicata in quanto gli inquirenti avevano evidenziato e valorizzato, in particolare, il pericolo di fuga.

Nelle more, il Pubblico Ministero ha così disposto una consulenza tecnica per accertare l’esatta dinamica del sinistro.

L’indagato, oltre all’assistenza degli Avvocati Zicarelli, ha nominato quale consulente di parte l’Ing. Fabrizio Coscarelli, per contestare le conclusioni sulla dinamica del sinistro emerse in sede di indagini.