Comitato Magna Grecia, si dimette Domenico Mazza: “La parola agli elettori”

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"Ho accolto la proposta di candidatura nel collegio uninominale della Camera dei Deputati per la Circoscrizione elettorale Corigliano-Rossano - Crotone. Ho firmato la mia disponibilità per la federazione di Azione-Italia Viva a cui va il mio ringraziamento per la possibilità che mi offre di sottoporre al giudizio degli elettori il progetto Magna Graecia condiviso assieme ad altri amici".

Così in una nota Domenico Mazza, storico promotore del Comitato Magna Grecia, che specifica: "mi dimetto dal Comitato per un atto di correttezza nei confronti dei fondatori e dei tanti simpatizzanti, i quali hanno sposato un progetto che antepone un principio di neutralità e di equidistanza politica dalle strutture partitiche. La mia decisione di candidarmi, tuttavia, è comunque da indipendente, non da soggetto organico a un partito"

"Tanto premesso, ho deciso di scendere in campo per significare le mie idee su un territorio ricco di potenzialità, ma spesso dimenticato. Da fautore di un'idea inclusiva e solidale, caratterizzata dalla coesione territoriale e sociale degli ambiti crotonesi e sibariti, ho ritenuto che questa fosse una irrinunciabile opportunità per promuovere quanto, ormai da diversi anni, propongo per portare lo Jonio, l'Arco Jonico, ad uno stato di agognata emancipazione" prosegue.

"Non sono mai stato militante in alcun partito politico. Ho sempre pensato che ognuno di noi potesse esprimere idee diverse da postazioni non necessariamente partitiche. Ma il progetto che ho intenzione di portare avanti è avversato dai partiti eccessivamente centralizzati e allora mi sono visto quasi costretto a doverci mettere la faccia, maturando la decisione di candidarmi".

"Lo avevamo detto anche in sede di presentazione del progetto che se non avessimo ottenuto risposte dalla politica ci avremmo provato canalizzando le nostre energie nell’urna. Forse siamo stati sottovalutati, ma oggi è tempo di chiamare alle responsabilità chi ha messo il progetto in un cassetto" ricorda Mazza.

"Quando lanciammo l'idea di convogliare sotto un'unica Area Vasta, con doppio capoluogo, gli ambiti del Crotonese e della Sibaritide, da sempre ai margini dei processi di emancipazione sociale, sapevamo che non sarebbe stato semplice per una serie di ragioni, la maggior parte delle quali ripropongono l’atavico problema del centralismo".

"Mi dico sempre più convinto che dobbiamo allontanarci dalla politica dei tweet voluta e studiata a tavolino per evitare che gli elettori possano riflettere sulle questioni. Credo, e l'ho sempre sostenuto, che per guidare, rappresentare, coordinare un ambito omogeneo ed importante sia necessario conoscere e studiare ogni singola comunità che concorre a comporre il mosaico sistemico. Per fare ciò non basta un mese di campagna elettorale. Neppure un portento riuscirebbe ad orientarsi geograficamente nell'ambito di riferimento" afferma ancora nella nota.

"Tuttavia restano le gravi manchevolezze di tutte le segreterie politiche che, pur conoscendo (almeno si spera) la rinnovata geografia elettorale sin dal mese di dicembre del '20, non hanno mosso un dito per cercare di creare amalgama tra territori che per la prima volta condividevano il proprio perimetro elettorale",

"Mi batterò per questa terra, lo farò senza piegarmi alle logiche di potere. Professionalmente mi sento e sono appagato, non ho bisogno di incarichi o prebende, né devo sistemare amici o parenti. Odio le politiche clientelari e dei favoritismi che, a mio parere, rappresentano il vero male della Calabria. Abbiamo bisogno di recidere il cordone ombelicale con alcuni poteri calabresi" conclude. "Io sono pronto, ma molto dipenderà da voi elettori".